28/06/17 - 29/06/17
{Evento terminato}

MASH

Annamaria Ajmone e Marcela Santander Corvalán

ajmone mash 3

28 giugno – ore 19.00
29 giugno – ore 21.00
Spazio Cara

Annamaria Ajmone e Marcela Santander Corvalán  
MASH

di e con Annamaria Ajmone e Marcela Santander Corvalán
ricerca sonora e mix Federica Zamboni
disegno luci e direzione tecnica Giulia Pastore

A questo proposito voglio che tu sappia anche che, quando i corpi cadono dritti
attraverso il vuoto per il loro peso, in qualche tempo e luogo non definiti
deviano per un poco, tanto che appena può dirsi modificato il loro percorso.
Sulla Natura (II,216-219) Lucrezio

Con il termine MashUp, in ambito musicale si indica una composizione realizzata miscelando fra loro due o più samples, in modo libero, attraverso l’appropriazione e la manipolazione degli elementi. MASH applica, in parte, lo stesso processo nel territorio coreografico, per creare una nuova dimensione relazionale ibrida, dinamica, in cui nessuna delle due parti si cancella, anzi gli scambi tra di esse sono continui.
Il cabaret di inizio ’900, le prime performance shock rock anni ’60, i format televisivi e gli insospettabili tutorial di danza ante litteram dei primi anni ’90 – riferimenti di provenienza geografica e di genere diversi – costituiscono il mondo da cui abbiamo attinto per realizzare un archivio visivo e concettuale comune, dove tutto è stato mescolato.
Contaminazione è la parola chiave: l’attenzione non si focalizza sullo studio filologico o sulla riproduzioni dei materiali messi in campo, ma sulla dinamica che scatta quando i frammenti si concatenano tra loro generando qualcosa di totalmente nuovo, ricco di significati inediti.
La scena che abitiamo, in costante mutazione, diventa così un luogo di coesistenza che ci appartiene e al contempo ci disorienta, costringendoci ad acclimatarci senza sosta.
La continua dinamica di scambio alla base della performance, una sorta di processo di traduzione simultanea l’una dell’altra, nel suo essere centrifuga separa ciò che si rivela superfluo- e che viene eliminato- dai segni, dai gesti e dalle espressioni inscritte indelebilmente nel nostro alfabeto corporeo.
Nasce così un’interforma, composta da una commistione di linguaggi dei quali ciascuna è portatrice, linguaggi che non hanno bisogno di affermarsi, ma, al contrario, nel non imporsi creano i presupposti per accogliere e tradurre l’altro, unica possibilità per generare un incontro vero.

(Annamaria Ajmone e Marcela Santander Corvalán)

produzione CAB008 & Fabrik Cassiopée
in collaborazione con Le Quartz / Scène nationale de Brest e Danae Festival
con il sostegno di Armunia Festival Inequilibrio Centro di residenze Artistiche Castiglioncello
MosaicoDanza / Interplay Festival
Fondazione Piemonte dal Vivo
Residenza NaoCrea / Ariella Vidach-Aiep
Residenza Graner/Mercat de les flors
Mibact e Regione Toscana

Progetto DE.MO./Movin’up II sessione 2016 a cura del Ministero dei Beni e delle Attivita’ Culturali e del Turismo
Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane _ Direzione Generale Spettacolo
e GAI – Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani

 

Annamaria Ajmone Laureata in Lettere moderne presso l’Università Statale di Milano, si è diplomata come danzatrice presso la Scuola di Arte Drammatica Paolo Grassi, sotto la direzione didattica di Marinella Guatterini. Ha lavorato con Guilherme Botelho, Ariella Vidach, Daniele Ninarello, Santasangre. Collabora con Cristina Kristal Rizzo, Muta Imago, Strasse. Nel 2015, è invitata a partecipare a Compagnie, Compagnie di Jérôme Bel.
Nel 2013, realizza il suo primo lavoro coreografico, [In]Quiete, che vince il premio speciale del Premio Equilibrio 2014 (con la direzione di Sidi Larbi Cherkaoui); viene quindi invitata presso la GoteborgsOperans Danskompani.
Nel 2015 realizza Tiny, vincitore di “DnAppunti coreografici 2014” presentato a Dna RomaEuropa Festival e alla Biennale di Venezia 2016.
Per la Biennale College Venezia 2015 (con la direzione di Virgilio Sieni), presenta il progetto site-specif Būan. Da questa esperienza nasce l’idea di realizzare un progetto più ampio – “Pratiche di abitazione temporanea” -, serie di azioni costruite e vissute in spazi non teatrali. Il progetto ha fatto tappa a Milano, (Solo, Fondazione Prada, 2015) Firenze (Trigger, Palazzo Pitti e Cango, 2015), Parigi (Innesti, Italiano di Cultura di Parigi 2015), Los Angeles, (De La, Night Gallery, 2016), Reggio Emilia (Antala, Musei Civici, 2016), Milano (Slide in B, Bonotto Edition, 2016).
Dal 2014 collabora con la videomaker Maria Giovanna Cicciari a Radura,  un progetto di ricerca tra l’immagine in movimento e la danza.
Vince il premio Danza&Danza2015 come “interprete emergente-contemporaneo”.


Marcela Santander Corvalán
Nata in Cile, Marcela Santander Corvalán si diploma in danza-teatro presso la Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano; in seguito, perfeziona lo studio della danza contemporanea presso il Centre National de Danse Contemporaine di Angers, con la direzione di Emmanuelle Huynh. Parallelamente, studia Storia all’Università di Trento e ottiene un Diploma in Danza all’Università Paris-8.
A partire dal 2011, lavora con i coreografi Dominique Brun (Sacre #197 e Sacre #2) e Faustin Linyekula (Stronghold). Collabora, inoltre, con il coreografo Mickael Phelippeau – Chorus (2012), Pour Ethan et Set-Up (2014), Kritt (2016), Footbolleuses (2017) – e cura la direzione artistica della manifestazione À domicile (Guissény – Bretagna).
Nel settembre 2014, presenta il progetto Something around the sound, firmato con la danzatrice e coreografa Clarisse Chanel. Nel febbraio 2015, presenta Époque con il danzatore e coreografo Volmir Cordeiro. Nel marzo 2016, crea il primo solo Disparue.
Nel triennio 2014-2016, è artista associata di Quartz- Scène Nationale de Brest.

 

 

 

 

Quando:
mer, 28/06/2017 ore: 19:0 Danza
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