{Evento terminato}
LO SBERNECCHIO DEL BUBBÙ
di e con Giuseppe Muscarello e Pino Basile
Lo sbernecchio del Bubbù è un racconto sull’empatia che guarda con ironia al destino e all’inganno delle apparenze tra chi ha tanto e chi non ha niente. E’ un inno alla felicità e al saper guardare le piccole meraviglie quotidiane come vera ricchezza ben lontana dall’accumulo di beni. Il lavoro è dedicato ai bambini alla grammatica della loro immaginazione libera e coraggiosa.
Nello spettacolo un musicista e un danzatore entrano in relazione tra loro, incontrandosi, scontrandosi e scambiando le identità, per tornare diversi al proprio essere e capaci di entrare nei panni dell’altro con una sensibilità più acuta. Dai 3 anni in sù lo spettacolo parla a tout public, rivolgendosi soprattutto ai bambini veri, quelli presenti in ogni adulto.
La ricerca ha messo al centro della composizione coreografica l’ironia che parte dall’osservazione del gesto, dei movimenti e dei suoni nelle loro declinazioni popolari, umane e identitarie. La ricerca coreografica è fortemente ispirata dalla tradizione popolare siciliana, la frammentazione del gesto del pupo, la sua innata capacità evocativa si è mescolata alle sonorità pugliesi e agli strumenti effimeri suonati in scena. Musica e danza hanno generato un segno dove l’apparente nonsense si fa linguaggio. Un gioco di sospensioni e metafore per esprimere attraverso il riso il potenziale trasformativo dell’empatia. Un musicista diventa danzatore e un danzatore diventa musicista, le loro fragilità nell’essere “fuori ruolo” sono l’unica via per scoprire quanto la fiducia verso l’altro possa cambiare la vita di ciascuno.
Senza essere invitati, durante la nostra ricerca, ci sono venuti a trovare 2 personaggi della narrativa di Mark Twain, quel Principe e quel Povero quali archetipici riferimenti per indagare il tema dell’identità e della maschera sociale. L’ispirazione ha trovato nella ricerca coreografica nuove composizioni e percorsi drammaturgici da attraversare.
Il Principe somiglia al musicista e i suoi giocattoli sono tanti strumenti, non riescono a dargli felicità. Il Povero somiglia a un danzatore che non ha altro che il suo corpo …pieno di creatività. In questo contesto di riferimento, il bubbù diventa quello strumento che, come gli spiritelli.
venerdi’ 25 giugno ore 19
sabato 26 giugno ore 19
Anfiteatro – Castello Pasquini – Castiglioncello
Giuseppe Muscarello/ Pino Basile
LO SBERNECCHIO DEL BUBBÙ
prima nazionale
coreografia, regia Giuseppe Muscarello
musica eseguita dal vivo Pino Basile
interpreti Pino Basile, Giuseppe Muscarello
drammaturgia Giuseppe Provinzano
produzione Pindoc
con il sostegno del MIC Ministero della Cultura – Regione Sicilia
Centro di Residenza della Toscana (Armunia – Castiglioncello/ CapoTrave/Kilowatt – Sansepolcro) Spazio Franco/Palermo
durata 45’
Giuseppe Muscarello
Coreografo, danzatore, performer, collabora da oltre vent’anni con numerose compagnie di danza e registi di cinema e teatro.
Svolge attività di formazione sul movimento scenico per danzatori e attori professionisti in tutta Italia. Nel 1999 fonda e dirige Muxarte, compagnia di danza, indirizzando da subito il suo lavoro verso la ricerca.
Negli ultimi anni il percorso di Muscarello si è esteso allo studio delle arti visive e della scrittura. Nel 2016 pubblica, con la casa editrice Leima, Io sono mia madre, un libro collegato ad un progetto fotografico e all’omonima performance. Nel 2020 realizza 4Canti, lavoro multimediale, che comprende un cortometraggio, una video istallazione e una performance dal vivo.
Nel 2017 Muscarello fonda a Palermo il Festival di danza e linguaggi contemporanei ConFormazioni di cui è direttore artistico.
Il Festival nasce sotto il segno della divulgazione culturale e della formazione professionale. Questa esperienza ha creato un polo territoriale per la danza al sud ospitando, ogni anno ad aprile, compagnie tra le più significative del panorama nazionale ed internazionale.
Pino Basile
Nasce a Zurigo nel 1969. Diplomato a Matera in Strumenti a Percussione, conta esperienze musicali di vario tipo in campo jazz, classico e contemporaneo, teatro musica, danza, circo contemporaneo.
Da qualche anno è impegnato, come concertista e come didatta, nello studio e nella ricerca dei tamburi a cornice e a frizione della cultura popolare dell’Italia meridionale e di tutta l’area mediterranea. L’intento è di diffondere le peculiarità di strumenti considerati “non colti” in più ambiti artistici possibili.
Ha ottenuto l’attenzione di compositori contemporanei italiani e stranieri eseguendo partiture solistiche e improvvisazioni con formazioni orchestrali, big band, ensemble di musica contemporanea, elettronica e con musicisti e gruppi anche extraeuropei con registrazioni discografiche ed esibizioni in importanti festival e teatri in Italia e all’estero.
Ha all’attivo numerose collaborazioni con coreografi e compagnie di danza come musicista/performer e come consulente e autore musicale.
Svolge attività didattica con scuole di circo, conservatori e scuole di vario ordine e grado attraverso laboratori e seminari musicali sull’uso del sistema ritmico indiano.
Il variegato percorso artistico è documentato con un’ampia discografia tra collaborazioni e produzioni realizzate.
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