{Evento terminato}
ACQUA DI COLONIA prima parte: ZIBALDINO AFRICANO
Frosini / Timpano

SABATO 2 LUGLIO – ORE22.30
DOMENICA 3 LUGLIO – ORE 21.00
TEATRO L’ORDIGNO – VADA
Frosini / Timpano
ACQUA DI COLONIA prima parte: ZIBALDINO AFRICANO
testo, regia, interpretazione Elvira Frosini e Daniele Timpano
Consulenza Igiaba Scego
aiuto regia e drammaturgia
Francesca Blancato
scene e costumi Alessandra Muschella e Daniela De Blasio
disegno luci Omar Scala
progetto grafico Antonello Santarelli e Valentina Pastorino
produzione Romaeuropa Festival, Teatro della Tosse, Accademia degli Artefatti con il sostegno di Armunia Festival Inequilibrio
si ringrazia C.R.A.F.T. Centro Ricerca Arte Formazione Teatro
Teatro – durata 50’
Noi siamo colonialisti? Lo siamo stati? Che ne sappiamo? E che c’entriamo? E oggi cosa siamo?
Il colonialismo italiano. Una storia rimossa e negata, che dura 60 anni, inizia all’indomani del Risorgimento (1882), ma che nell’immaginario comune si riduce ai 5 anni dell’Impero Fascista. Cose sporche sotto il tappetino, tanto erano altri tempi, non eravamo noi, chi se ne importa. È acqua passata, acqua di colonia, cosa c’entra col presente? Eppure ci è rimasta addosso come carta moschicida, in frasi fatte, luoghi comuni, nel nostro stesso sguardo. Vista dall’Italia, l’Africa è tutta uguale, astratta e misteriosa come la immaginavano nell’Ottocento; Somalia, Libia, Eritrea, Etiopia sono nomi, non paesi reali, e comunque “noi” con “loro” non c’entriamo niente; gli africani stessi sono tutti uguali. E i profughi, i migranti che oggi ci troviamo intorno, sull’autobus, per strada, anche loro sono astratti, immagini, corpi, identità la cui esistenza è irreale: non riusciamo a giustificarli nel nostro presente. Come un vecchio incubo che ritorna, incomprensibile, che ci piomba addosso come un macigno. Frosini / Timpano presentano in anteprima al Festival Zibaldino africano, la prima parte del loro nuovo lavoro Acqua di colonia
Elvira Frosini e Daniele Timpano, sono autori, registi e attori. I loro lavori sono stati rappresentati in numerosi teatri, festival, e contesti performativi in Italia e all’estero. Tra i loro spettacoli ricordiamo: Dux in scatola (2006), Reperto#01 (2006), Ecce robot! (2007), Sì l’ammore no (2009), Risorgimento pop (scritto con Marco Andreoli, del 2009), Ciao bella (2010), Digerseltz (2012), Aldo morto – tragedia (2012), Zombitudine (2013). Con i loro lavori sono stati pubblicati da vari editori e finalisti e vincitori di numerosi premi: Dux in scatola è stato finalista ai Premi Scenario e Vertigine, pubblicato da Coniglio nel 2006 e da Hystrio nel 2008, e con Risorgimento Pop e Aldo morto sono stati tradotti e presentati a Parigi per Face à Face. Reperto#01 è stato finalista al Premio VDA nel 2006, Sì l’ammore no finalista al Premio Dante Cappelletti/Tuttoteatro.com nel 2009. Dux in scatola, Risorgimento Pop e Aldo morto compongono una trilogia edita da Titivillus nel 2012 con il titolo Storia cadaverica d’Italia. Lo spettacolo Aldo morto è stato candidato al Premio Ubu nel 2012 come migliore novità drammaturgica e ha vinto il Premio Rete Critica 2012. Nel 2013 hanno realizzato con il Teatro dell’Orologio di Roma e Fondazione Romaeuropa il progetto Aldo morto 54 (54 giorni di repliche dello spettacolo Aldo morto e 54 giorni di autoreclusione di Daniele Timpano in streaming in una cella ricostruita appositamente in teatro). Aldo morto 54 ha vinto il Premio Nico Garrone 2013.
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