{Evento terminato}
INEQUILIBRIO 2020 – XXIII EDIZIONE
Lettera aperta al pubblico, agli artisti, alle istituzioni
INEQUILIBRIO 2020 – XXIII EDIZIONE
Il Festival è posticipato alla prima metà di settembre
Lettera aperta al pubblico, agli artisti, alle istituzioni
Stiamo vivendo una situazione eccezionale e del tutto inaspettata. L’evoluzione dello stato di emergenza dovuto all’andamento del virus covid-19 non è prevedibile al di là di ogni ragionevole certezza. Ormai da un mese sono ferme qualsiasi attività di spettacolo dal vivo, prove in teatro e tutte le attività del progetto di residenze artistiche. Anche le collaborazioni internazionali sono inevitabilmente sospese, costringendo il Festival ad essere svuotato della fondamentale presenza di artisti da tutto il mondo. Importanti produzioni che avrebbero dovuto essere presentate a Inequilibrio sono rinviate.
Anche noi come altri, abbiamo deciso di rinviare ai primi del mese di settembre, l’edizione che si doveva aprire il 23 giugno e chiudere l’ 8 luglio.
Cosa non meno importante, il pensiero stesso che è alla base dell’organizzazione del festival, subisce a questo punto, un mutamento di orizzonti. Non solo non dobbiamo e non possiamo far finta che niente stia accadendo o ignorare le conseguenze di lunga durata sul piano sociale, culturale, politico e naturalmente economico. Ma abbiamo l’obbligo morale ed etico di pensare un mondo diverso, più solidale, più inclusivo, un differente modello di sviluppo, più a misura di natura ed equilibrato. Più centrato sulla qualità della vita e meno sulla quantità dei consumi, con l’essere umano in armonia con il resto del mondo naturale, che non è infinitamente a disposizione dell’Uomo.
Vogliamo pensare a un festival che contribuisca alla ri-creazione di forme di socialità e di partecipazione, di democrazia e di messa in moto delle creatività individuali di ogni cittadino, affinché questa cattività imposta, non diventi cattiveria ed egoismo ma sia foriera di uno nuovo sguardo sulla realtà che ci circonda, per contribuire a cambiarla e a cambiare noi stessi. Allora lo sguardo degli artisti è ancora più irrinunciabile e con loro lavoreremo per una nuova lettura del mondo, sul solco del lavoro che, come Armunia, abbiamo sempre fatto in questi anni, all’interno della nostra comunità.
Quest’ anno racconteremo il festival Inequilibrio con un atto di riconoscenza dedicato a tutti gli artisti che da sempre ci accompagnano e che anche in questo tempo sospeso sono stati insieme a noi. Non proporremo soluzioni dopo questa “tempesta inaspettata e furiosa” ma proveremo ad immaginare il migliore dei futuri possibili.
Non appena possibile comunicheremo date e programma del “nuovo”Inequilibrio.
A presto.
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