16/02/20
{Evento terminato}

L’ANATRA, LA MORTE E IL TULIPANO

Compagnia Tardito/Rendina

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Era da un po’ che l’anatra aveva una strana sensazione.
“Chi sei? E perché mi segui tutto il tempo?”
“Finalmente mi hai notato” disse la Morte. “Sono la Morte”.
L’anatra si spaventò. Non si poteva certo darle torto.
“E ora sei venuta a prendermi?”
“Ti sono accanto già da quando sei nata – nel caso…”
“ Nel caso?”
“Beh,… nel caso ti capiti qualcosa. Non si sa mai! Un brutto raffreddore, un incidente…”
“ E all’incidente ci pensi tu? “
“ A quello ci pensa la vita, come anche al raffreddore, e a tutte le altre cose che possono
capitare a voi anatre. Dico solo: volpe!”
L’anatra non voleva nemmeno pensarci. Le venne la pelle d’oca.
La Morte le sorrise in modo amichevole. In fondo era simpatica, se si esclude che era
quello che era. Anzi, molto simpatica.
“Andiamo allo stagno?” domandò l’anatra.
Era ciò che la Morte temeva.

Quella dell’incontro fra l’anatra e la morte è una storia dal finale inevitabile, ma inaspettatamente
divertente e leggera. In fondo racconta una cosa semplice, e cioè che la morte ci accompagna fin da
quando siamo in vita e che comprenderlo ci aiuta a non averne paura, a sentirci meno soli e magari
anche a vivere più consciamente.

La strana e inaspettata amicizia fra l’anatra e la morte viene narrata in primo luogo attraverso un
linguaggio coreografico, grazie ai corpi e le movenze, ma anche alle voci di Aldo Rendina e Federica
Tardito. Un duetto teatrale stralunato, buffo e poetico che sul palco trova la sua ideale corrispondenza
musicale nell’inusuale abbinamento fra fagotto e violoncello.

domenica 16 febbraio ore 15.00
Teatro Solvay – Rosignano Solvay
Compagnia Tardito/Rendina
L’ANATRA, LA MORTE E IL TULIPANO
spettacolo di teatrodanza, musica e parole

coreografia e interpretazione Aldo Rendina e Federica Tardito
idea, traduzione, drammaturgia e regia Bruno Franceschini
musicisti Friedrich Edelmann (fagotto) Rebecca Rust (violoncello)
scenografia e costumi Cristiana Daneo
musiche di W. A.Mozart, L. van Beethoven, G. Bizet
liberamente tratto da Ente, Tod und Tulpe
libro illustrato di Wolf Erlbruch (Kunstmann Verlag; in Italia: Edizioni E/O)

una produzione di
Franceschini/Droste & Co. (Berlino),
Compagnia Tardito/Rendina (Torino),
Associazione Sosta Palmizi (Cortona)

durata 50
dai 7 anni in poi

BIGLIETTI
Intero 5,00 €
Ridotto 3,00 €
per i bambini che porteranno materiale di plastica da riciclare un gadget in regalo. Il teatro rigenera. Campagna di sensibilizzazione.

La compagnia Tardito/Rendina nasce dall’incontro dei danzatori/coreografi Federica Tardito e Aldo Rendina‚ provenienti da una riconosciuta esperienza professionale come interpreti con coreografi quali Raffaella Giordano‚ Giorgio Rossi‚ Roberto Castello‚ Anna Sagna‚ Claude Coldy‚ Georges Appaix e Pierre Byland.

Tratti dell’esperienza artistica e formativa li accomunano: un passato di nomadismo professionale‚ ma soprattutto il desiderio di confrontarsi con la creazione d’autore.
Nasce così, nel 1999‚ con il sostegno dell’Associazione Sosta Palmizi/MiBAC‚ Gonzago’s Rose‚ un duo in cui il linguaggio della danza abbraccia quello teatrale‚ colorando di ironia e tragicità una scoppiettante storia d’amore. Diventa subito uno spettacolo di culto‚ invitato a numerosi festival in Italia e all’estero.

Quando:
dom, 16/02/2020 ore: 15:00 Teatro famiglia
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