{Evento terminato}
EMILY
Fattore K/Milena Costanzo
Fattore K
EMILY
percorso liberamente tratto dalla vita e dalle opere di Emily Dickinson
di Milena Costanzo
con Milena Costanzo, Alessandra De Santis, Rossana Gay e Alessandro Mor
assistente alla regia Chiara Senesi
costumi Elena Rossi
oggetti di scena OkkO Parma
foto Paola Codeluppi
organizzazione Antonella Miggiano
produzione Fattore K
coproduzione Danae Festival
in collaborazione con Olinda
grazie a Irina Lorandi
durata 60’
Quando ero piccola pensavo che una volta morta mi sarei trovata in un aula magna dove finalmente mi avrebbero rivelato tutti i misteri dell’universo, ad esempio gli ufo e il triangolo delle Bermuda. Adesso che ho perso un po’ delle persone che amavo e che la maggior parte dei soldi l’ho spesa in dentisti, commercialisti e avvocati capisco che alcune cose “sono indicibili, come la melodia o la magia”. Quando si è bambini si sa che, qualunque cosa bella o brutta possa accadere, poi si torna a casa dalla mamma e dal papà. Veramente, non solo quando si è bambini. Ma poi, per eliminare qualsiasi disagevole distanza perché non rimanere per sempre a casa, con la mamma, il papà e la sorella. La famiglia; che lentamente perde i suoi pezzi. Tutti, prima o poi, muoiono o ci lasciano e allora qual è il senso? Tra ispirazioni di Bergman e meccanismi comici, ci muoviamo per cercare una tensione poetica che appartiene all’inesprimibile: le sensazioni dell’infanzia, il sentimento della passione platonica, la mancanza e tutto quello che fa parte dell’invisibile che ci tocca Questo lavoro fa parte di una trilogia: SextonDickinson-Weil, che affronta tre donne eccezionali che hanno in comune vari punti, tra i quali una tensione al sacro assolutamente fuori da qualsiasi schema. Rispetto al precedente lavoro Cleaning the house, dove un uomo e una donna davano vita allo spirito di una Sexton che non si riconosceva in nessun genere definito, qui siamo in quattro attori, perché ci serve la famiglia. Abbiamo assolutamente bisogno di bere il the, tacere, parlare, uccidere le mosche o giocarci, perderci in chiacchiere leziose, raccontarsi chi è il morto della settimana e partecipare, con amore, al sempiterno copione dell’orrida e meravigliosa commedia umana.
Milena Costanzo ha lavorato molti anni come attrice per Giorgio Barberio Corsetti, Claudio Morganti, Alfonso Santagata, Stephan Braunshweig, Roberto Bacci, Anton Milienin. Contemporaneamente ha messo in scena spettacoli che hanno partecipato a diverse rassegne, festival e concorsi. Nel 2011 ha vinto il Premio Ubu con lo spettacolo Lucido come miglior novità straniera firmato con Roberto Rustioni. Si occupa di insegnamento per allievi attori. Come ricerca ed insegnamento ha collaborato, tra le altre attività, con il centro internazionale di Pontedera e lʼUniversità Bicocca per il progetto Demetra sull’identità di genere e lavoro tuttora con gruppi di donne non attrici su tecniche e consapevolezze
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