{Evento terminato}
DIVENTARE – ESPERIENZE DI PURA FELICITÀ
Antonella Questa/Luca Mori
Antonella Questa/Luca Mori
DIVENTARE – ESPERIENZE DI PURA FELICITÀ
In un momento storico oggi particolarmente delicato nelle relazioni tra educatori e bambini, si avverte una crescente necessità di migliorare la costruzione del dialogo tra gli adulti e le nuove generazioni, di diminuire l’aggressività imperante, nonché di arginare la cosiddetta “maleducazione”. Per questo abbiamo fatto incontrare un’attrice e un filosofo che ci hanno aiutato ad immaginare un laboratorio come possibile occasione per “aprire lo sguardo”. Il punto di partenza sono le diverse capacità di “ascolto” che possiamo mettere in atto verso noi stessi e gli altri: come ascolto un’altra persona? Quando l’ascolto? Perché l’ascolto? E soprattutto, io mi ascolto?
Il programma sperimentale coinvolgerà tanto i bambini quanto gli adulti, in un appassionante e inedito laboratorio attorno alle finzioni che attraversano le nostre vite, dalle bambole ai burattini, fino al teatro e alla realtà rappresentata sugli schermi che si trovano nelle nostre case e nelle nostre tasche. Uno degli obiettivi del percorso consiste nell’allenare a riconoscere e a stare in guardia dalle finzioni che ci opprimono.
Antonella Questa attrice, autrice, regista, traduttrice. Sempre in viaggio, vive e lavora tra l’Italia e la Francia. Con Stasera ovulo ha vinto il Premio Calandra 2009 come Migliore Spettacolo e Migliore Interprete. Con lo spettacolo Vecchia sari tu!, ha vinto il Premio Museo Cervi 2012 – Teatro della Memoria e il Premio Calandra 2012 Migliore Spettacolo – Migliore Interprete e Migliore Regia.
Luca Mori svolge attività di ricerca presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Pisa, per il Laboratorio filosofico sulla complessità diretto dal Prof. Alfonso Maurizio Iacono. Si occupa di storia della filosofia, filosofia politica, teorie dell’apprendimento e della comunicazione.
giovedì 4 aprile – dalle ore 17 alle ore 19.30 e dalle 21 alle 22.30
Teatro Solvay – Rosignano Solvay
LABORATORIO PER ADULTI, INSEGNANTI E OPERATORI SUL TEMA DELL’EMPATIA
ideato e condotto da Antonella Questa con la partecipazione di Luca Mori
Lo studio della “pedagogia nera”, ovvero dei metodi educativi violenti usati nei secoli scorsi per crescere i bambini come bravi adulti obbedienti, mi ha permesso di riconsiderare l’educazione che ho ricevuto da bambina, da un punto di vista diverso. Mi sono ricordata di esser stata spesso considerata una “bambina cattiva”, provando frustrazione e dolore perchè non mi sentivo capita e accolta nel mio bisogno in quel momento espresso attraverso azioni che infastidivano gli adulti intorno. Una volta adulta mi sono dimenticata di quel malessere e ho trovato normale venissero ripetuti quegli stessi atteggiamenti su altri bambini. Fino a quando non mi sono imbattuta in questo studio.
Ho scoperto così dalla “pedagogia nera” che i “bambini cattivi” non esistono, sono semplicemente “sofferenti” e per secoli quei metodi educativi violenti hanno proprio impedito l’ascolto e l’espressione dei loro bisogni. Bambini che prima di noi, erano i nostri genitori, prima ancora i nostri nonni, i nostri avi. Secoli di omertà, manipolazione, colpevolizzazione ci hanno cresciuto come adulti sofferenti, incapaci di ascoltare davvero i nostri bisogni e sopratutto quelli dei nostri figli e allievi, facendoci magari sentire anche in colpa quando urliamo contro di loro o li colpiamo, eppure non vorremmo. Lo studio della “pedagogia nera” mi ha però convinta che possiamo interrompere i suoi effetti nefasti, che siamo ancora in tempo per risvegliare il nostro ascolto sopito e creare un rapporto finalmente più sereno con noi stessi e con le nuove generazioni, basato su fiducia e dialogo.
FINALITÀ:
Il laboratorio permetterà in maniera ludica di appropriarsi di alcune tecniche fondamentali dell’improvvisazione teatrale utili per scoprire e sperimentare le infinite possibilità che abbiamo per ascoltare, osservare ed entrare in relazione con l’altro. Come ascolto un’altra persona? Quando l’ascolto? Perchè l’ascolto? E soprattutto, io mio ascolto?
La prima parte del laboratorio prevede esercizi/giochi semplici e divertenti da eseguire in piccoli gruppi, scoprendo e provando diverse possibilità di “ascolto”, di relazione e di intesa. Ascolto e Disponibilità nei riguardi dei compagni e di sé stessi, saranno gli obbiettivi principali degli esercizi. Questo genere di lavoro ci aiuterà a individuare e superare anche i meccanismi che ci impediscono di esprimere al meglio le nostre qualità.
La seconda parte del laboratorio invece sarà incentrata sullo scambio/confronto con i partecipanti sul tema della pedagogia nera, partendo dalla lettura di brevi estratti dall’omonimo libro di Katharina Rutschky e di alcune opere di Antonella Lia e Alice Miller. La finalità di questo seminario è unire l’esperienza pratica appena vissuta nel gioco, con la conoscenza teorica dei metodi usati in passato per impedire ai bambini, quindi anche a noi, di esprimere i nostri bisogni.
REQUISITI PER PARTECIPARE:
Il seminario è aperto agli adulti. Non è richiesta nessuna esperienza particolare, né preparazione fisica o tecnica, ma soltanto la voglia di mettersi in gioco. Si consiglia un abbigliamento comodo, caldo e scarpe da ginnastica. Numero massimo di partecipanti: 18/20 persone per modulo.
SPECIFICHE
Il laboratorio sarà legato alla visione dello spettacolo INFANZIA FELICE in scena il 3 aprile 2019 al Teatro Solvay di Rosignano. L’indomani, 4 aprile, 2 gruppi di massimo 20 persone l’uno, composti esclusivamente da adulti, ovvero genitori ed insegnanti, si alterneranno per due ore circa di lavoro con Antonella, suddivise in una parte pratica e in una teorica. I gruppi lavoreranno in orari diversi. Il 5 aprile è prevista una tavola rotonda pubblica con Atonella Questa e altri esponenti legati al mondo dell’educazione, con finalità di approfondimento e scambio dei temi trattati e vissuti nei due giorni precedenti.
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