Teatro Nardini: sabato in scena i Dehors/ Audela

In Residenza Artistica ad Armunia dal 24 al 31 ottobre, i DEHORS/AUDELA presenteranno al Teatro Nardini, sabato 29 ottobre alle 18, una prova aperta di APTICA, secondo frammento del progetto Aporie, nato nel 2019 grazie al sostegno del CNDC La Briqueterie di Parigi. Aptica è un progetto DEHORS/AUDELA, concept di Salvatore Insana e Elisa Turco Liveri, coreografia di Elisa Turco Liveri con Alice Ruggero, Andrea Sassoli, Cecilia Ventriglia. La partitura visiva e sonora è di Salvatore Insana. Il lavoro è sostenuto da Mediterrean Dance Center Zagreb e Fienile Fluò. Aptica è il frutto di una serie di esperimenti, adattamenti e sospensioni temporali, che hanno attraversato diversi luoghi e formati da Armunia ai Teatri di Vetro, al Florian Meta-Teatro, ad Anghiari Dance Hub. Luoghi diversi in cui attraverso le residenze è stato possibile per il gruppo sperimentare differenti modalità di lavoro. Il lavoro dei Dehors /Audela è diviso in due parti, che suggeriscano due diverse attitudini dello sguardo. Nella prima l’occhio vorrebbe avvicinarsi, scorre lungo le figure, ricerca i dettagli del movimento, seleziona porzioni d’immagine, vorrebbe andare a vedere là dove lo sguardo ci è negato. Qui la tensione dell’azione è trattenuta, implosa e vive nel minimo dei gesti. Nella seconda parte c’è un’apertura del campo visivo, le figure si aprono, ampliando ulteriormente le possibilità di abitare lo spazio tra il tessuto e la pelle, in un fare pratico. Il doppio significato della parola “abito”, intesa anche come verbo, aggiunge qui un ulteriore livello di stratificazione nell’azione, che costruisce un sistema di tensostrutture instabili, in fase di continua rottura. La tensione intima viene portata all’esterno, diventando piano di relazione fisica tra i corpi e lo spazio. La ricerca del collettivo DEHORS/AUDELA, è incentrata su nuove forme espressive che si possono creare attraverso l’ibridazione tra video e performance. Laddove il corpo e l’azione costituiscono il centro della drammaturgia, la sintassi audiovisiva integra e completa la fisicità, al fine di creare un habitat esclusivo, fatto di corpi e immagini.  Aporie è il primo risultato dello studio del collettivo sull’esitazione come condizione pisco-fisica, come attitudine che si oppone all’arroganza del sapere sempre cosa dire, cosa fare, dove andare. Il termine aporia (Aπορία), un concetto caro alla filosofia greca, indica l’impossibilità di dare una risposta precisa ad un problema. In un tempo in cui la possibilità di esercitare il dubbio è stata compressa e la retorica del parlar chiaro sembra lasciare aperte solo due possibilità: dire sì, oppure dire no, con APORIE i Dehors Audela investigano il momento in cui si resta arenati, impigliati nel “frattempo”. Elisa Turco Liveri e Salvatore Insana lavorano da tempo ad APORIE, una ricerca complessa, dove riflettono sull’esitazione, sul frammento e la non-definizione, utilizzando anche tecniche diverse quali la videodanza e la danza.

Biglietti 3 euro info www.armunia.eu 

 

A cura di:
Elisabetta Cosci

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