Sostieni Danio Manfredini con una firma. La petizione di Armunia

Cambiare le regole nel diritto d’autore delle opere di Samuel Beckett.

Parte da Armunia la petizione on line su change.org per chiedere di sostenere, attraverso le firme, il progetto di Danio Manfredini, uno dei maestri del Teatro italiano contemporaneo, a cui gli eredi di Samuel Beckett hanno negato l’autorizzazione alla messa in scena dello spettacolo “Giorni felici”. La petizione è supportata da una lettera aperta, scritta dai condirettori di Armunia e firmata da autorevoli nomi del panorama teatrale italiano e internazionale, artisti, registi, critici e studiosi. Nella messa in scena, Manfredini si atterrebbe scrupolosamente alle indicazioni drammaturgiche, sceniche a attoriali dell’autore, con un’unica variazione, rappresentata dal genere maschile dell’interprete principale: lo stesso Manfredini, che nello spettacolo indosserebbe i panni della protagonista Winnie. “I detentori dei diritti delle opere di questo grande drammaturgo- si legge nella lettera- continuano a operare una politica di totale chiusura a qualsivoglia messa in scena che non rispetti pedissequamente i dettami Beckettiani. Questa cecità di fatto sta facendo progressivamente scomparire Beckett dalle programmazioni teatrali italiane, certamente non rendendo un buon servizio allo stesso Beckett.” L’interpretazione di Manfredini, non nuovo a portare in scena personaggi femminili, non recherebbe in sé alcun carattere farsesco, allusivo, ambiguo o irridente, in quanto l’inversione di genere dell’attore (Danio Manfredini) non corrisponderebbe all’inversione di genere del personaggio Winnie. Questo il testo integrale della lettera e i primi firmatari.

Per aderire alla campagna il link è: https://chng.it/QGPrqQbmsR

 

LETTERA APERTA PER I DIRITTI DI “GIORNI FELICI” A DANIO MANFREDINI

E’ stata negata a Danio Manfredini la possibilità di mettere in scena Giorni Felici di Samuel Beckett per la ragione che un uomo non può interpretare il personaggio di Winnie.

I detentori dei diritti delle opere di questo grande drammaturgo continuano a operare una politica di totale chiusura a qualsivoglia messa in scena che non rispetti pedissequamente i dettami Beckettiani. Questa cecità di fatto sta facendo progressivamente scomparire Beckett dalle programmazioni teatrali italiane, certamente non rendendo un buon servizio allo stesso Beckett.

Nella fattispecie, stiamo parlando di uno dei Maestri del teatro italiano come Danio Manfredini il quale si attiene scrupolosamente alle indicazioni drammaturgiche, sceniche e attoriali, date da Beckett per Giorni Felici, sia per il personaggio principale (Winnie) sia per il personaggio secondario (Willy). Ivi compresi gli oggetti di scena e i tratti distintivi dei costumi dei personaggi. La sola variazione è rappresentata dal genere maschile dell’interprete principale, appunto Danio Manfredini, nei panni di Winnie che è invece personaggio femminile.

Questo aspetto, non reca con sé  alcun carattere farsesco, allusivo, ironico, caratterizzante in modo ambiguo, irridente a mo’ di sovratesto, dal momento che l’inversione di genere dell’attore non è inversione del genere del personaggio e si attiene ad una recitazione del personaggio stesso con modi, voci, atteggiamenti e riferimenti interni al testo che sono rigorosamente in ossequio alla scrittura di Beckett e coerenti con il senso complessivo dell’opera e la funzione del personaggio stesso all’ interno di essa.

La messa in scena di Manfredini non lede nessuna delle prerogative essenziali per ottenere la concessione dei diritti d’autore. Il curriculum artistico teatrale di Manfredini (i numerosi premi nazionali vinti come interprete, regista, e i suoi spettacoli in toto, sia quando ne è drammaturgo, sia quando ha messo in scena opere di repertorio) sono una garanzia di per se, costituendo un elemento di grande rilievo nella valorizzazione e la diffusione dell’opera e dell’autore. Manfredini unanimemente e meritatamente ha ottenuto, in tre decadi, il riconoscimento dell’alto valore artistico delle sue rappresentazioni sceniche e degli esiti conseguenti, sia come interprete regista sia come pedagogo teatrale e particolarmente nel repertorio teatrale d’autore. 

Non potrebbe che essere ugualmente qualificata la sua restituzione del lavoro di Beckett in Giorni Felici, con la sua scelta registica di vestire i panni di un personaggio femminile, pur essendo un uomo ma non modificando nella sostanza alcun aspetto del personaggio originale, e astenendosi da qualsivoglia parodia in tal senso. Nel modo più fermo.

Facciano appello ai detentori dei diritti delle opere di Beckett e nella fattispecie di Giorni Felici affinchè rendano possibile la messa in scena dell’opera da parte di Danio Manfredini, sapendo che non può che essere un ulteriore grande valore, l’abbinamento di un grande drammaturgo con un grande interprete del teatro italiano. Solo così, riteniamo, si rende giustizia all’opera di Beckett continuando a diffondere verso nuovi pubblici i suoi straordinari testi.

Giugno 2022

Seguono le firme:

  • Fabio Masi e Angela Fumarola – Codirezione artistica Fondazione Armunia festival Inequilibrio
  • Piergiorgio Giacchè
  • Goffredo Fofi
  • Armando Punzo
  • Mimmo Borrelli
  • Claudio Morganti
  • Rita Frongia
  • Franco Ungaro
  • Silvia Pasello
  • Ares Tavolazzi
  • Roberto Bacci
  • Marco de Marinis
  • Marco Paolini
  • Snejanka Mihailova
  • Rodolfo Sacchettini
  • Eugenio Barba
  • Julia Varley
  • Lorenzo Donati
  • Nino Marino
  • Giulia Guerra
  • Jean-Paul Manganaro
  • Stefano Cipiciani
  • Spazio Zut di Foligno
  • Pietro Valenti
  • Roberta Carlotto
  • Leonardo Capuano
  • Renata Palminiello
  • Anna Maiorano
  • Mara Giulietti
  • Arturo Cirillo
  • Massimiliano Civica
A cura di:
Elisabetta Cosci

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