INTRO DIREZIONE ARTISTICA
Giunto alla XIX edizione, prende il via per due lunghi fine settimana, Inequilibrio festival della nuova scena tra teatro e danza. Castiglioncello, le sale del Castello Pasquini e l’anfiteatro all’aperto, anche quest’anno saranno la cornice di un festival che si estenderà dalla costa, a Vada fino al borgo di Rosignano Marittimo. Nove prime nazionali, fra danza, teatro e musica in un percorso trasversale che prosegue il viaggio iniziato nel 1998 e che da allora continua ad osservare il panorama dell’arte performativa contemporanea, indagandone le contaminazioni, le trasformazioni e i codici espressivi. Teatro, danza e arte multidisciplinare confluiscono nel Festival dopo percorsi nati ed elaborati in buona parte durante le residenze. Ascoltando paesaggi sonori, proveremo a prefigurare panorami futuri affidandoci al virtuosismo e alla bellezza dei corpi, dei suoni e degli sguardi, nel tentativo di proiettare sempre oltre, la lettura e la visione del tempo presente. L’intreccio di generi si stringe intorno ad un focus: quello delle relazioni e del vuoto generato dalle costanti guerre. Guerre private, guerre dichiarate, guerre interiori che ci assuefanno all’indifferenza, lasciandoci in sospeso nel continuo tentativo di cambiare. Il bisogno di esprimersi, condividere pensieri, stati dell’anima e relazioni, raccontano la difficoltà di comunicare di una società massificata, che s’illude di essere in rete e che si isola sempre più. Per salvarsi dalla paura del vuoto, e della solitudine, l’uomo trova pace solo nella ripetitività delle azioni, connettendosi costantemente, alimenta la sua alienazione riappacificata solo dal senso di appartenenza ad un gruppo. Tutto questo ha radici antiche nella nostra storia, ma trova oggi uno sviluppo esponenziale diventando uno dei tasselli che spiega la violenza che permea la società contemporanea. Questo ed altri, sono i fili rossi che legano le drammaturgie degli spettacoli di danza e teatro, alle iniziative presentate al festival che ospita, per il secondo anno, il Premio Lo Straniero, organizzato in collaborazione con l’omonima rivista di arte, cultura, scienza e società diretta da Goffredo Fofi. Uno sguardo anche su cinema, fumetto e architettura in un’edizione che rimane sospesa su un crinale che pur narrando del passato, punta dritto verso il futuro, osservando la profondità di nuovi paesaggi.
Angela Fumarola Fabio Masi condirettori artistici Armunia