Festival Inequilibrio 2020 – parte seconda

Dal 3 al 6 e dal 10 al 13 settembre a Rosignano Marittimo (LI)

Armunia Inequilibrio 2020

immagine di Guido Bartoli

CALENDARIO SPETTACOLI

      

C’erano voluti, molti mesi per tessere minuziosamente la trama di Inequilibrio XXIII, quel festival che lasciava Castiglioncello per essere immaginato e minuziosamente costruito, in un nuovo paesaggio, a Rosignano Marittimo (LI). Armunia era da un po’ che sentiva la necessità di rinnovare il festival, di rimodularlo su nuovi parametri, svincolarlo dalla centralità di castello Pasquini. Ci è voluto lo spostamento obbligato, seguito da una pandemia a rivoluzionare il pensiero e generare smottamenti. Come ri-esistere? Come riappropriarsi della contemporaneità in un momento in cui ogni punto di riferimento che aveva reso Inequilibrio riconoscibile e importante, sembrava perduto?

Armunia ha messo in piedi un cantiere di idee che ha fatto del post pandemia un’occasione per valorizzare il patrimonio narrativo ed antropologico di Rosignano Marittimo, situato a 6 km da Castiglioncello, ma distante e distinto per tradizioni e umanità. Chiamando a raccolta quattro artisti-guida, da sempre particolarmente vicini ad Armunia, ha costruito un festival che si terrà dall’alba alla notte, con lavori unici e irripetibili che saranno visibili solo in quei luoghi e in quella occasione.

La prima parte (3-6 settembre) sarà un festival selvatico proprio perché l’anima di Rosignano Marittimo è la selva. Ogni luogo del borgo sarà luogo performativo, dalle piccole corti nascoste, al torrione che svetta in cima al paese, dal quale Ilaria Drago restituirà le parole e i pensieri raccolti dai suoi abitanti. Alessandra Cristiani, Ilaria Drago, Piergiuseppe Di Tanno e Marcello Sambati sono gli artisti chiamati da Armunia a tradurre la natura di Rosignano Marittimo, attraverso un tentativo poetico. Quattro artisti-guida che per due giorni attraverseranno il festival dall’alba alla notte, con site specific, sono stati invitati ad attraversare il paese e a cercarne il genius loci, a intrecciare le loro parole e i loro gesti, con la natura del borgo medievale e di quello che lo circonda. La direzione artistica non ha messo loro un’urgenza produttiva, ma li ha invitati a stare in residenza, liberando la loro fantasia creativa e sollecitando la costruzione di poesie performative, che li porteranno a riscoprirne lo spirito, trasformandosi in istallazioni viventi, apparizioni che il pubblico incontrerà dal borgo al bosco che lo circonda. Sono nati così i site specific Dell’invisibile/incarnazioni Azioni in natura e urbane dall’alba al tramonto che iniziano sabato 5 settembre alle 6, 45 del mattino con Piergiuseppe Di Tanno che condurrà gli spettatori, al Parco dei Poggetti, (ritrovo Ingresso N. 1 Il Vignone) dove si esibirà nella performance WHAT I FEAR MOST IS THE DEATH OF IMAGINATION. Alle 12, alle 15,45 e alle 20 dal Torrione che svetta in cima al paese, Ilaria Drago restituirà le parole e i pensieri raccolti dai suoi abitanti attraverso le tre azioni della performance COMPASSIONE | PRIMA LODE | LE ANIME. Alle 17,30 nella terrazza del Castello Alessandra Cristiani presenterà Inizio, alle 18,30 nel cortile del castello sarà possibile incrociare la poesia di Marcello Sambati con In tempo sospeso. Quindi alle 19,20, più o meno ora del tramonto, tornerà Piergiuseppe Di Tanno, stavolta al campo di calcetto Vignone con Tanatosi. Domenica 6 settembre ore 6,15, si replica con Piergiuseppe di Tanno, al Parco dei Poggetti dove alle 17 si esibirà anche Alessandra Cristiani con Langelo, a seguire Marcello Sambati con Liturgie e quindi Ilaria Drago con Compassione/Seconda Lode/Alla natura. Alle 19,20 si torna al Campo di Calcetto Vignone con Piergiuseppe Di Tanno e il suo TANATOSI.

Come ogni festa che si rispetti ad aprire Inequilibrio sarà la banda del paese, La Filarmonica Solvay che con la Schola cantorum, nella piazza principale, eseguirà un omaggio al maestro Ennio Morricone.

Poi ci saranno Carlo Massari con A peso morto, Paola Bianchi, al Teatro Don Nardini con Energheia. Il foyer del Teatro ospiterà il concept La mia pelle è teatro ideato da Alessandra Cristiani, Paola Bianchi, Silvia Gribaudi con il progetto grafico BrìDiTanno e con la pelle di Alessandra Cristiani Ambra Gatto Bergamasco Biagio Caravano Carolina Cangini Catia Gatelli Chiara Frigo Domenico Santonicola Donato Simone Eleonora Chiocchini Eleonora Sedioli Eva Grieco Fabrizio Modonese Palumbo Federica Dauri Francesca Cinalli Francesca Cola Francesco Pennacchia Giordano Giorgi Giovanna Velardi Giuseppe Muscarello Grugher Isadora Angelini Laura Ulisse Lorenzo Bazzocchi Luca Donatiello Luca Serrani Maddalena Gana Marigia Maggipinto Marta Bichisao Martina La Ragione Paola Bianchi Paola Lattanzi Piergiuseppe Di Tanno Raffaella Giordano Rosaria Vendittelli Sara Marasso e Stefano Risso Sara Sguotti Sara Simeoni Silvia Gribaudi Simona Bertozzi Stefano Vercelli Tamara Bartolini Valentina Bravetti Vincenzo Schino. LA MIA PELLE È TEATRO è un gesto politico poetico, una azione corale nata durante i mesi di assenza forzata dalla pratica della scena. Un pensiero scaturito dall’io corpo recluso, disinnescato, addomesticato, maltrattato. Quindi Giselda Ranieri presenterà T.i.n.a. (there is no alternative) in collaborazione con Anticorpi XL, Rita Frongia con L’opinione di zia Angelina e Francesca Sarteanesi con Sergio, due monologhi al femminile. Simone Perinelli de Leviedelfool con le sue Baccanti, in Prima Nazionale. Venerdì 4 settembre, alle ore 16, nei giardini di piazza Carducci, Ilaria Drago e Andrea Peracchi presenteranno il libro di poesie Viriditas tornare vivi, mentre sabato 5, alla stessa ora e nello stesso luogo, Rita Frongia con Attilio Scarpellini, Enrico Piergiacomi e Renzo Trotta presenteranno la Trilogia del tavolino. Il caso W teatro 1 a cura di Attilio Scarpellini edizioni ETS. La prima parte di Inequilibrio ospiterà anche il Premio della rivista Gli Asini, nato da un’idea di Goffredo Fofi. Ogni anno il riconoscimento va ad artisti, scrittori, operatori, associazioni che si sono distinti per la loro “filosofia asinina”, ossia una particolare testardaggine a raggiungere gli obiettivi, nei rispettivi campi di appartenenza.

La seconda parte del festival (10-13 settembre) sarà ancora più legata al passato per illuminarne il presente, attraversata da riti, processioni, in collaborazione con la Pro-Loco di Rosignano Marittimo che diventeranno parti imprescindibili della drammaturgia urbana e umana di questo inedito Inequilibrio. Ancora una volta tutti gli spazi che il paese offre, saranno agiti da artisti quali Maurizio Lupinelli che presenterà Apollo mi ha colpito, lettura su testo di Holderlin. Due le versioni su Mozart e Salieri Gaetano Ventriglia e Silvia Garbuggino con Mozart e Salieri Puskinsuite, drammaturgia e regia di Attilio Scarpellini (Prima nazionale) e I VicoQuartoMazzini con Livore. Mozart e Salieri. Buji con Matita, un concerto da guardare, colorare, disegnare; Elisa Pol con Walking memories, gli Enchiridion, vincitori del bando per la residenza digitale ad Armunia che faranno un laboratorio e a seguire una dimostrazione del loro lavoro Shakespeare Showdown: with a kiss I die, riscrittura shakespeariana per videogame, con Tindaro Granata che interagirà dal vivo con le cinematiche elaborate dal gruppo, come fosse in un libro game.

Una sezione di questa seconda parte sarà dedicata ai video tra i quali Il suo spazio è l’intervallo, un progetto Dehors/Audela, appunti audiovisivi sul progetto Aporie, concept Salvatore Insana ed Elisa Turco Liveri. Dentro l’occhio della compagnia Nerval Teatro, realizzato durante il lockdown, con gli attori del laboratorio permanente, il video di Giuseppe Muscarello girato a Palermo, sullo spettacolo Quattro Canti e quello di Sosta Palmizi Melanges des anges con i performer del Senegal. Sarà proiettato il video Frame voci da un festival edizione infinito,  che Armunia ha realizzato, da un’idea di Angela Fumarola e grazie al sostegno della Delegazione del Quebec a Roma, con la regia di Ranieri Del Testa e Alessandro Leoncini, raccogliendo i pensieri e le immagini degli artisti che avrebbero dovuto esserci e non hanno potuto partecipare a causa del lockdown. Giuliano Scabia porterà sul palcoscenico il suo “Giacomo contastorie”, una serata dedicata a Giacomo Verde. Chiuderà il festival Alessandro Benvenuti con Panico ma rosa. Dal diario di un non intubabile.

Questo Festival sarà il punto d’inizio di una nuova storia di quel libro iniziato 23 anni fa che non parlerà di nostalgia ma di creatività, passioni e intuizioni, convinti che il lavoro dell’operatore sia imprescindibile da quello dell’artista e del patrimonio che porta in dote ad un’intera comunità e non solo al suo pubblico.

Ufficio stampa: Elisabetta Cosci – elisabettacosci.stampa@gmail.com 
A cura di:
Antonio Ficai
Digital marketing designer.

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