Progetto Crossing the sea: ad Armunia Michele di Stefano e artisti coreani in residenza.
Michele Di Stefano coreografo e fondatore del gruppo di danza contemporanea mk, considerato uno dei più vivaci ensemble di ricerca della scena italiana e internazionale, grazie al progetto Crossing The Sea, finanziato dal bando Boarding Pass, nel mese di agosto, è stato ospite in residenza ad Armunia, per una settimana con sette giovanissimi danzatori del Seoul Institute of the Arts (Corea del Sud), uno dei principali e prestigiosi conservatori d’arte in Asia, precursore nell’internazionalizzazione delle arti coreane e nella creazione di nuove forme d’arte. I diplomati della scuola sono molto attivi in tutti i campi della produzione artistica in Corea e a livello internazionale, contribuendo a quella che è conosciuta come Hallyu, l’onda coreana, il termine usato per riferirsi alla fenomenale crescita globale della cultura e dell’arte coreana, che comprende tutto: musica, film, teatro, design, giochi e arti digitali. L’azione di internazionalizzazione dello spettacolo dal vivo Crossing The Sea, ha come scopo consolidare collaborazioni tra Italia, Medio Oriente, Asia, Oceania e Sud America. Tra i suoi partner stranieri c’è anche il Seoul Institute of The Arts, con il quale mk nel mese di luglio ha attivato lo scambio internazionale a Seoul, dove si è svolto il primo incontro di ricerca proseguito in Italia, ad Armunia e quindi presso La MaMa Umbria International. A coordinare il progetto e ad accompagnare i giovani artisti in residenza la coreografa Ae Soon Ahn e Andrea Paciotto, direttore del CultureHub Europe e professore presso il Seoul Institute of The Arts. Il processo di ricerca è partito da Bermudas, un sistema coreografico basato su regole semplici ma rigorose che creano un moto perpetuo, pensato per un numero variabile di interpreti, intercambiabili tra loro, creato originariamente dal coreografo Michele Di Stefano e dalla compagnia mk, un “organismo di movimento” adottabile da ogni performer come una condizione per esistere accanto agli altri e costruire un mondo ritmicamente condiviso. La performance è stata eseguita più di 60 volte in Italia e all’estero, ricevendo numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Danza&Danza come miglior produzione italiana 2018 e il Premio Ubu 2019 come miglior performance di danza. Grazie a questa struttura la coreografia è stata trasmessa ai danzatori coreani che hanno ricreato la performance originale, che sarà presto arricchita anche di nuovi elementi interattivi di (AR) Realtà Aumentata, dando vita a B E R M U D A S _ Seoul Sunrise. Il lavoro è ispirato dalle teorie del caos, dalla generazione di insiemi complessi a partire da condizioni elementari, dai sistemi evolutivi della fi s i c a e d ella m e t e o r o l o g i a.
Ogni interprete segue un processo di continuo ricalcolo, determinando nel momento quale azione si adatta meglio allo sviluppo del sistema. I danzatori sono tenuti a spostare il focus del loro movimento verso l’esterno, rimanendo sempre consapevoli di ciò che accade intorno e adoperandosi per adattarsi e relazionarsi al continuo cambiamento. Il campo energetico generato dai corpi riempie lo spazio in una turbolenza di movimenti, producendo infinite variazioni relazionali. Lo spostamento ritmico e ripetitivo dell’habitat, culmina in un senso di ipnosi, producendo mutazioni perpetue di possibilità coreografiche. Gli artisti hanno provato al Teatro Nardini di Rosignano Marittimo dove sono stati raggiunti anche dalla drammaturga Rita Frongia che con il suo prezioso sguardo ha nutrito il processo creativo, rispondendo a quel desiderio di ibridazione portato avanti da Armunia sul tema della fusione delle arti sceniche.
B E R M U D A S _ Seoul Sunrise ha come interpreti Mun Yong Hyeok, Kim Han Bit, Kim JiEun, Park Hyeon Ji, Yoo JiEun, Yoon Suan, Im Seohee, concept e coreografia Michele Di Stefano, musica Kaytlin Aurelia Smith, Juan Atkins/Moritz Von Oswald, Underworld, AR design Choi Hye Jeoung, collaborazione artistica Ahn Ae Soon, coordinamento e sviluppo del progetto Andrea Paciotto – CultureHub Europe, gestione Carlotta Garlanda e Jung Hyo-Jin. Un progetto di mk/KLM per Crossing the Sea 2022 – Seoul Institute of Arts in collaborazione con Armunia festival (Castiglioncello Italia) e La MaMa Umbria International. Michele Di Stefano è consulente del programma di danza Grandi Pianure al Teatro di Roma-Teatro Nazionale. Dal 2019 cura un nuovo programma per le arti performative (BUFFALO) al MACRO-Museo d’Arte Contemporanea di Roma. Ha ricevuto commissioni coreografiche da Aterballetto, Balletto di Toscana, Biennale Danza e Teatro di Venezia e Compagnia Nazionale Coreana di Danza Contemporanea. Ha ricevuto il Leone d’Argento per l’innovazione nella danza alla IX BiennaleDanza 2014 di Venezia. Nel 2023 creerà un’opera per il Ballet de Lorraine. È ‘artista associato’ alla Triennale di Milano per gli anni 2022-24.