{Evento terminato}
LA VITA FERMA
Sardegna Teatro/Teatro Stabile dell'Umbria/Lucia Calmaro
TEATRO SOLVAY – Rosignano Solvay
Lucia Calamaro
LA VITA FERMA
sguardi sul dolore del ricordo (dramma di pensiero in tre atti)
scritto e diretto da Lucia Calamaro
con Riccardo Goretti, Alice Redini, Simona Senzacqua
assistenza alla regia Camilla Brison
scene e costumi Lucia Calamaro
contributi pitturali Marina Haas
direttore tecnico Loic Hamelin
accompagnamento e distribuzione internazionale Francesca Corona
una produzione SardegnaTeatro, Teatro Stabile dell’Umbria
in collaborazione con
Teatro di Roma
Odéon – Théâtre de l’Europe
La Chartreuse – Centre national des écritures du spectacle
e il sostegno di Angelo Mai e PAV
durata I atto 50’ – II atto 60’ – III atto 35’
La vita ferma è un dramma di pensiero.
La sua gestazione ha avuto in me i tempi faticosi della rivelazione lenta e sommersa, abbordando quel dramma che il pensiero non sa, non vuole, non può gestire.
Ma il resto, quello che rimane, è per me il punto ultimo di concentrazione di un racconto che accoglie, sviluppa e inquadra il problema della complessa, sporadica e sempre piuttosto colpevolizzante, gestione interiore dei morti.
Nel primo atto c’è un trasloco, una casa da svuotare, forzosamente attraversata dallo spettro e il suo voler essere ricordato bene, in quanto unico, insostituibile.
Nel secondo una coppia con bambina: Lui, Riccardo,storico e nostalgico fissato con Paul Ricoeur e i sinonimi; Lei Simona, quasi danzatrice e eccentrica fissata col sole e coi vestiti a fiori ; la figlia Alice, da subito troppo sensibile, fissata col voler intorno gente che le parli.
Nel terzo atto c’è un’Alice cresciuta e a sua volta neo-madre che ritrova il vecchio padre Riccardo, sulla tomba, o quasi, della madre morta anni prima.
Dall’Uruguay alla Francia fino all’Italia, è una corsa tra due continenti la carriera di Lucia Calamaro, drammaturga, regista e attrice. Nata a Roma, a tredici anni si trasferisce a Montevideo, seguendo il padre diplomatico. Laureata in Arte e Estetica alla Sorbona di Parigi, oltre all’insegnamento presso l’Universidad Catolica de Montevideo, ha preso parte come attrice e regista in molti spettacoli nella stessa città, e poi a Parigi e soprattutto a Roma, dove dagli inizi collabora ed è sostenuta dalla struttura indipendente Rialto Sant’ Ambrogio. Fonda l’associazione Malebolge nel 2003 e attraverso di essa dà corpo alla propria scrittura scenica.
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