19/03/17
{Evento terminato}

FELICE

Teatro delle Briciole/Silvia Gribaudi

Felicefoto

Teatro Delle Briciole
FELICE

regia affidata a Silvia Gribaudi
ideazione Silvia Gribaudi e Matteo Maffesanti
con Susi Danesin, Alberto Soncini
ideazione luci Emiliano Curà
musiche e suoni Dario Andreoli

produzione Teatro delle Briciole
nell’ambito del cantiere “Nuovi sguardi per un pubblico giovane “

età consigliata: 3 – 7 anni
durata 44’

“E se felice fosse…
Se fosse maschio? Se fosse femmina?
Se fosse pianta? Pianta grassa? Forbice?
Se fosse fuoco?
Se fosse piangere? Se fosse ridere?
Se fosse mare? Tempesta?
Se fosse mio?
Se fosse per sempre?
Se fosse buio?
Se fosse prima di tutto? Se fosse alla fine?
Se fosse … se fosse…”

 Felice è una performance che mette al centro l’identità attraverso un linguaggio fisico e visivo alla ricerca di chi è, cosa è e come è FELICE.
Questa creazione è, infatti, affidata a Silvia Gribaudi, un’autrice che lavora sull’identità concentrandosi principalmente sulla fragilità dell’essere umano come punto di forza. Silvia lavora valorizzando i suoi performer cogliendo quella particolare caratteristica che solo loro possono avere. L’essere umano, nel suo essere fragile e unico, è la base da cui iniziare a creare i progetti. Nell’accostarsi per la prima volta all’infanzia, l’autrice ha cercato di portare uno sguardo sull’identità e sul corpo come scoperta di un mondo di immagini che richiamano forme invisibili che esistono dentro ogni individuo.

Nello spettacolo si intrecciano due percorsi tematici. Il tema della nascita e quello dell’identità si incrociano con il tema delle emozioni, della capacità del bambino di riconoscerle e della possibilità di viverle, fino a una libertà emotiva intesa come raggiungimento di una piena dimensione umana. E’ il raggiungimento di questa condizione che sta all’origine del nome Felice che dà il titolo allo spettacolo e al suo protagonista.
La messa in relazione di questi due nuclei tematici si realizza nello spettacolo attraverso il motivo della trasformazione, della metamorfosi che coinvolge l’individuo nella sua interezza: il corpo e l’interiorità, le forme del visibile e dell’invisibile.
La trasformazione attraversa le tante forme che prendono vita in scena a partire da uno stesso essere. I personaggi nascono come apparizioni frammentarie, qualcosa che non è (ancora) compiuto, e che si trasforma, in mille modi, diversi per natura, colore, genere e specie. Da un semplice ciuffo di capelli prende il via un itinerario di metamorfosi di forme, di crescita e di scoperta di sé e dell’altro.
Felice è dunque colui che arriva a vedere l’invisibile, le proprie emozioni, anche se esse appaiono, a uno sguardo superficiale, senza una vera forma e un vero volto.
Adottando un linguaggio teatrale senza parole, lo spettacolo si sviluppa sulla scena non come un intreccio unitario e strutturato, ma come una composizione di visioni, di immagini, di movimenti, di improvvisazioni, in una trama di ascolto e relazione con gli spettatori.
Questa modalità di espressione teatrale, sostituendo il racconto con un’esperienza di immersione emotiva, agisce e stimola la potenzialità ricettiva e percettiva dei bambini e rispecchia, dal loro punto di vista, il processo di scoperta e di riconoscimento delle emozioni vissuto dai personaggi.

Il Teatro delle Briciole è un “patrimonio” della scena italiana che nel corso di una storia più che trentennale ha trasformato radicalmente l’immagine, il vocabolario e il concetto stesso di teatro per l’infanzia. Riconosciuto come Centro di produzione teatrale nel 2015 dal Mibact, negli ultimi anni ha promosso un deciso rinnovamento nel linguaggio e nei contenuti delle produzioni di teatro per le giovani generazioni avviando collaborazioni con artisti di spicco provenienti da esperienze e percorsi diversi, e promuovendo l’emersione di nuove individualità artistiche

Cantiere “Nuovi Sguardi Per Un Pubblico Giovane” Convinto dell’importanza di un confronto con esperienze teatrali differenti rispetto all’universo tradizionalmente definito “teatro-ragazzi”, nel 2010 il Teatro delle Briciole ha inaugurato «Nuovi sguardi per un pubblico giovane», un cantiere produttivo con cui si è proposto di affidare a gruppi della ricerca italiana il compito di creare uno spettacolo per bambini. Sono nati così Baby don’t cry, affidato a Babilonia Teatri (2010), La Repubblica dei bambini (Teatro Sotterraneo, 2011), Pop up, un fossile di cartone animato (I Sacchi di Sabbia, 2013), tre lavori che costituiscono il primo capitolo del cantiere. Il secondo capitolo, inaugurato nel 2015 con Play, affidato a Mirto Baliani, e Sherlock Holmes a CollettivO CineticO, si conclude con Felice, affidato a Silvia Gribaudi.

Silvia Gribaudi coreografa e performer, artista visiva. Vincitrice premio pubblico e giuria GD’A Veneto 2009, selezionata nel 2010 in Aerowaves Dance Across Europe, finalista premio equilibrio nel 2013 è ospite in numerosi festival nazionali ed internazionali tra cui nel 2009 alla Biennale di Venezia Ground 0 e nel 2012 alll’ Edinburgh Fringe Festival. Dal 2012 collabora con il coreografo israeliano Sharon Fridman e inizia progetti di Art in Action sui diritti umani con l’artista visiva Anna Piratti.

 

 

Quando:
dom, 19/03/2017 ore: 16:15 Teatro famiglia
Newsletter

Iscriviti alla nostra mailinglist per ricevere periodicamente una email con tutte le nostre nuove iniziative e spettacoli.

Privacy: Acconsento al trattamento dei dati personali