9 Marzo 2023

Un Attraversamento del cuore

Un Attraversamento del cuore.
16 – 19 Gennaio 2023

Sono pulsazione, fuga, sospensione, arcuato, braccio teso, muoviti muoviti e sfera spaziale
Sono stirata, affrettata, allungata, sballata e scoordinata, sono OK!
Sono un passo avanti, lento, bacino, slanciata, incrociato, inchinato e destinato
Sono delicatezza, espansione, ariosa, circolare
Sono Superman!!!

Penso che attraversamento sia la parola perfetta per descrivere questa esperienza. Piuttosto che trovarmi ad
attraversare qualcosa, ho sentito di essere stata totalmente attraversata da una cascata di vitalità e ricchezza
scaturita da ogni movimento di questo prezioso incontro.

Mi sono molto emozionata e ispirata in questo sentirmi mossa dall’interno. Sono stata molto felice di
condividere questa esperienza con Laura Lucioli, che ha iniziato un percorso di danza affine dentro il progetto
Iniziali nel 2015, e che ora lavora con me.

La ricchezza della differenza, la meraviglia di ogni singolare espressione e il tentativo di scoprirsi ed
esprimersi attraverso l’altro. L’emozione di essere l’altro. Tutto questo Altro, dentro la pratica della relazione.

In questo laboratorio ho cercato di aprire uno spazio che potesse dare luogo ai processi di un corpo che vuole
prendere parola, attraverso pratiche di ricerca coreografica basate sulla gestualità come parola e la
coreografia come metodo di creazione di un linguaggio comune, basato su processi di osservazione,
incorporazione e dialogo.

Il Dialogo per il fisico e filosofo David Bohm è attraverso o attraversare la parola.
La parola deriva da due radici: “dia” che significa attraverso e “logos” che significa la parola, o più in
particolare, “il significato della parola.”
L’immagine che viene data è un fiume di significato che fluisce attorno e attraverso i partecipanti.

La cosa interessante non si trova secondo me tanto nel significato di per sé ma nella forma\parola come un
mezzo per operare all’interno della relazione, per stare appunto dentro il movimento, un movimento che non è
“mio”, ma si genera al di fuori, è ciò da cui io sono attraversato e che attraverso e che – proprio per questo –
posso “fare mio”.

Quindi in questo senso, attraversamento non è solo la parola perfetta, ma è stata la pratica fondante del
laboratorio stesso. In queste giornate abbiamo avuta la grandissima opportunità di lavorare in un contesto raro
e ricchissimo di ricerca dell’espressione, dove abbiamo provato a stare in questa soglia. Uno spazio di
emersione della parola, di informazioni immateriali che prendono corpo, che si rendono qualità visibili
attraverso la danza. Penso che questo sia potuto accadere nella differenza, nel potenziale relazionale, nello
specifico movimento del differire tra me e l’altro.

Condivido alcune parole dei partecipanti alla fine dell’esperienza: relazione, arricchimento, insieme
spensieratezza, speranza, spazio, coinvolgimento, curiosità, gruppo, inaspettato, unione, esperienza, piacere,
informazione, leggerezza.

Marta Bellu

A cura di:
Redazione Armunia

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