23 Novembre 2022

Una trilogia sul “vedersi vivere”: i quotidianacom incontrano i classici

I quotidianacom, ovvero Roberto Scappin e Paola Vannoni, lavorano da quest’anno alla loro terza trilogia. 7 note in cerca d’autore, sottotitolo, Trilogia sul vedersi vivere, sarà completata per il 2024 e vede per la prima volta i quotidianacom impegnarsi nel confronto con i testi degli autori classici. In particolare, i tre grandi scelti dal duo per i relativi episodi sono stati: Henrik Ibsen, Luigi Pirandello, William Shakespeare.

Il primo episodio, A CASA, BAMBOLA!, dal testo di Ibsen, è stato presentato in anteprima a Bassano e debutterà dall’11 al 22 Gennaio 2023 a Bologna al Teatro delle Moline. CIASCUNO A SUO NODO oppure NON SONO COME TU MI VUOI, episodio sui Sei Personaggi in cerca d’autore di Pirandello, è stato concepito durante la residenza ad Armunia lo scorso Ottobre.
Durante la residenza, abbiamo incontrato i quotidianacom per approfondire i temi della trilogia e leggere insieme il testo provvisorio del nuovo capitolo. Per addentrarci nelle 7 note in cerca d’autore, iniziamo dal capire le ragioni che hanno spinto i quotidianacom ad affrontare i grandi classici per la prima volta. Paola prende la parola: “abbiamo sempre scritto i nostri testi ma a questo punto della nostra carriera abbiamo voluto scegliere alcuni autori classici per le caratteristiche dei loro pensieri. Noi affrontiamo adesso il confronto con i classici, non tanto per capire come utilizzare questi testi ma per attraversarli e produrre altre possibilità e domande.”

Paola prosegue la conversazione sui classici approfondendo il riferimento all’autore per CIASCUNO A SUO NODO: “Abbiamo scelto Pirandello perché come autore si poneva il problema della verità della rappresentazione in teatro. L’attore finge di essere un personaggio ricreandone emozioni e caratteristiche per rappresentare la sua storia, ma per alcuni [ndr Ronconi] questo è stato definito pericoloso o ha concorso ad amplificare un ego.”  Prosegue Roberto pensando al nuovo lavoro e agli anni trascorsi ad Armunia: “Noi vogliamo restituire credibilità alla scena cercando di capire chi siamo: non ci vediamo come attori che interpretano un personaggio ma come medium, portatori di dubbi e sollecitatori di riflessioni. Il nostro teatro è molto scarno, è un teatro di parola e ha impostato la sua ragione di essere nel linguaggio”. Continua Roberto, “La nascita di luoghi come Armunia e tanti altri che sono nati nell’ultimo ventennio, ha dato casa a quei gruppi che hanno messo in discussione l’edificio della rappresentazione. Si è infatti abbandonata la grande idea della regia del 900, il concetto stanivslaskiano, per esempio, è stato abbandonato e sono state percorse altre strade”.

A questo punto entriamo nel vivo del secondo episodio e leggiamo il testo scritto da Paola e Roberto durante la residenza ad Armunia. Prima Roberto ci restituisce la prima immagine avuta per CIASCUNO A SUO NODO o NON SONO COME TU MI VUOI: “ci sono due spettatori che hanno imboccato il corridoio sbagliato per raggiungere la platea di un teatro. I due si ritrovano dietro al fondale a spettacolo ormai iniziato e dopo un breve tentennamento, capiscono di essere costretti a restare da quel lato. Da questa inedita posizione assisteranno alla replica dei Sei Personaggi in cerca di autore”. 

Come capiamo dal testo, da questo primo momento, un LUI e una LEI inizieranno indisturbati una conversazione o meglio, un botta e risposta, che si intersecherà con le voci dei protagonisti dei Sei personaggi provenienti dal fondale del teatro dove sta andando in scena lo spettacolo. A partire dalle parole degli attori che recitano il testo originale di Pirandello, si sviluppa fra i due una sequenza di domande e riflessioni su drammi esistenziali, gelidamente reali, riflessioni sulla condizione dell’essere, ma anche spunti forniti da fatti di cronaca e scene di vita discutibilmente divertenti. Su questo doppio binario verte il dialogo fra LUI e LEI: da un lato il dramma di essere vivi e di porsi domande sull’esistere, dall’altro la messa in discussione del senso della comicità con giochi e gag fra i due. Come aggiunge Roberto infatti “la comicità è una cifra del lavoro, non sempre accolta con favore, mentre invece la comicità serve a dare altri punti di vista, a non profilarsi”.

Per CIASCUNO A SUO NODO la credibilità della scena passerà per la prima volta anche attraverso l’uso delle tecnologie. Il teatro di parola di Roberto Scappin e Paola Vannoni, sarà così accompagnato da effetti audio e da un sound design. 7 note in cerca d’autore, nasce infatti dall’idea di trovare il modo di realizzare una “drammaturgia delle note”. Cosa hanno da dire DO-RE-MI-FA-SOL-LA-SI? Che cosa penserebbero se fossero in carne ed ossa? Da questa domanda la scelta di inserire l’elemento musicale in presa diretta che, come ci racconta Paola, “non sarà un mezzo per coinvolgere lo spettatore ma un elemento drammaturgico, che per il tipo di scelta musicale avrà una sua ragion d’essere”.

I suoni live sul palco daranno l’impressione di avere una quarta parete nella scena e i Sei personaggi grazie a parola, musica e azione, saranno il pretesto per parlare d’altro, di un qualcosa più reale e che permetta a LUI e a LEI e agli spettatori di identificarsi davvero nella storia che raccontano, contrariamente a quanto succede agli attori dei Sei personaggi. 

“Il tema che Pirandello aveva anticipato è ormai superato, ma l’illusione della realtà è ancora offerta dai grandi prodotti. Gli attori si mettono un costume e fingono di essere altro, ma noi ci siamo stancati del falso”  conclude Roberto. 

A cura di:
Martina Cateni

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