Chiude la mostra Il POETA D’ORO. IL GRAN TEATRO IMMAGINARIO DI GIULIANO SCABIA

Domenica 9 novembre è l’ultimo giorno per visitare la mostraIl poeta d’oro. Il gran teatro immaginario di Giuliano Scabia, curata da Andrea Mancini e Massimo Marino, al Castello Pasquini di Castiglioncello (LI). L’esposizione è aperta dalle ore 10.00 alle 18.00 con INGRESSO LIBERO. Organizzata dal Comune di Rosignano Marittimo e la Fondazione Armunia, in collaborazione con la Fondazione Giuliano Scabia con il patrocinio della Regione Toscana, il sostegno della Fondazione Livorno con Fondazione Livorno Arte e cultura e l’ausilio de La casa Usher, Il poeta d’oro. Il gran teatro immaginario di Giuliano Scabia, è la prima grande esposizione dedicata all’artista, poeta e scrittore scomparso nel maggio del 2021. Nelle sale di castello Pasquini sono esposte foto, poesie, pubblicazioni, disegni, costumi, oggetti, piccoli pupazzi, totem giganti e cantastorie in ambienti che ricreano le suggestioni poetiche dello scrittore e drammaturgo, arricchiti da contributi video e sonori. L’esposizione intende mostrare i molti lati dell’attività dell’artista esploratore dell’immaginario, provando a ricostruirne le idee, le azioni rivoluzionarie e le suggestioni poetiche. Giuliano Scabia (1935-2021) Inizia la sua carriera firmando i testi per La fabbrica illuminata di Luigi Nono dedicata agli operai dell’Italsider di Genova Cornigliano, nel 1965 pubblica la sua prima raccolta poetica, Padrone e servo, conosce Carlo Quartucci e realizza con lui la pièce da cui si fa nascere l’avanguardia teatrale italiana, Zip. Dagli inizi degli anni Sessanta rompe i canoni della tradizione teatrale, dilatando la scena, praticando un teatro partecipativo che si affaccia in paesi di montagna e di pianura, in quartieri periferici e centri storici di città e in festival internazionali. Inizia la sua collaborazione con Franco Basaglia e con lui arriva a superare i cancelli dei manicomi. Il suo Marco Cavallo (1973), all’interno del quale gli ospiti dell’ospedale psichiatrico di Trieste inserirono simbolicamente tutti i loro sogni e desideri, diviene così nella storia della psichiatria, simbolo di libertà e di diritti. Scabia è stato docente per più di trent’anni, al Dams di Bologna. Il volume Il Poeta d’oro di Massimo Marino edito da Casa Usher, ne ripercorre la storia, costituendo una sorta di catalogo della mostra di Castello Pasquini.

Info:                                                                                        

www.comune.rosignano.livorno.it

www.armunia.eu

www.visitrosignano.it

 

A cura di:
Elisabetta Cosci

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