Tanti i visitatori della Mostra dedicata a Giuliano Scabia a Castello Pasquini. Tra i nomi illustri Paolo Mieli, Antonella Viola e Simonetta Gola
Sta riscuotendo un ottimo successo di pubblico con un alto numero di visitatori la mostra Il Poeta d’oro, il gran teatro immaginario di Giuliano Scabia, che il Comune di Rosignano M.mo con la Fondazione Armunia e la Fondazione Giuliano Scabia, hanno dedicato al poeta, drammaturgo, romanziere (le sue opere sono pubblicate in grande parte da Einaudi), affabulatore e creatore di fantastici oggetti di scena. A castello Pasquini di Castiglioncello in questa prima grande esposizione dedicata all’artista, poeta e scrittore scomparso nel maggio del 2021, sono esposti pupi, arazzi dipinti per narrare le sue storie immaginarie, grandi alberi di legno con appese al posto delle foglie le sue poesie, totem giganti e cantastorie in ambienti che ricreano le suggestioni poetiche dello scrittore e drammaturgo, arricchiti da contributi video e sonori, oggetti di scena e le grandi sculture di cartapesta e ferro, a partire dal grande Marco Cavallo azzurro collocato fuori del castello Pasquini, al suo ingresso. Particolare significato assume la statua di Marco Cavallo creata da Giuliano Scabia che collaborò con Franco Basaglia, in occasione della chiusura dei vecchi manicomi con la legge 180 del 1978, di cui è diventato il simbolo. Marco Cavallo fu costruito con i ricoverati del manicomio di Trieste e simboleggia i diritti degli internati nell’ospedale psichiatrico e la libertà. Dentro la pancia di quel grande cavallo i “matti” avevano deposto biglietti con i loro desideri. Marco Cavallo era in testa al corteo che una domenica di sole a Trieste uscì per le strade accompagnato da un corteo di “matti”, medici, infermieri, studenti, volontari e cittadini di Trieste in una grande festa. Giuliano Scabia praticava un teatro a partecipazione andando nei manicomi, nei paesi della montagna e nei quartieri periferici delle città e nei festival internazionali. La mostra che celebra l’artista ha chiamato a raccolta anche tanti bambini che incuriositi da Marco Cavallo hanno visitato l’esposizione accompagnati dai genitori scoprendo così un mondo fantastico ricco di fantasia e di colori. Tanti anche i personaggi che in quest’estate fermandosi a Castiglioncello sono andati anche a visitare la mostra: dalla professoressa Antonella Viola, nota immunologa,
a Simonetta Gola, moglie di Gino Strada e responsabile delle comunicazioni di Emergency,
a Paolo Mieli che non ha resistito dal farsi fotografare affacciato ad un’opera di Giuliano Scabia. La mostra che ha il patrocino della Regione Toscana e il sostegno della Fondazione Livorno è curata da Massimo Marino e Andrea Mancini resterà aperta fino al 9 ottobre. L’ingresso è gratuito. La mostra fino al 15 settembre sarà aperta dal martedì alla domenica ore 18.00 – 23.00
Dal 16 settembre al 9 ottobre, sarà aperta dal venerdì alla domenica ore 10.00 – 18.00
Il volume di Massimo Marino, Il poeta d’oro. Il gran teatro immaginario di Giuliano Scabia (La casa Usher) che con vari fascicoli fotografici segue l’andamento della mostra ne fa, liberamente, da catalogo.