I giorni felici di Beckett al Teatro Solvay con la regia di Massimiliano Civica protagonisti Abbiati e Demuru

Nell’ambito della stagione teatrale organizzata dal Comune di Rosignano Marittimo con Fondazione Toscana Spettacolo e Armunia, al Teatro Solvay di Rosignano, giovedì 7 aprile alle 21.15, va in scena un classico di Samuel Beckett GIORNI FELICI, uno spettacolo di Massimiliano Civica con la traduzione di Carlo Fruttero. Protagonisti Roberto Abbiati e Monica Demuru, scene Roberto Abbiati e costumi Daniela Salernitano. In scena una donna sepolta dentro un monticello di sabbia, prima fino al busto, poi fino al collo. Suo marito Willy vive in una cavità del cumolo di sabbia, alle spalle della moglie. Lo spettacolo inizia, la donna, Winnie, si sveglia al suono di un campanello, sorride e dice: “Un altro giorno divino”. E affronta una nuova giornata, provando a cavarsela e ad essere felice, come facciamo tutti. Se Winnie non fosse sepolta in quel monticello di sabbia, Giorni felici potrebbe benissimo essere una commedia all’italiana sulla vita di coppia. Quel monticello di sabbia è il colpo di genio di Beckett, quello che permette agli spettatori di scorgere l’assurdità della commedia dei nostri giorni felici. Nel ruolo di Winnie si sono cimentate molte grandi attrici, e i massimi registi. Dalla Winnie dello sguardo di Pier’Alli interpretata dalla “Grande Attrice” (per definizione di Sylvano Bussotti) Gabriella Bartolomei, alla shakespeariana Natasha Parry condotta dal marito Peter Brook, a Giulia Lazzarini diretta da Giorgio Strehler, e da Adriana Asti con Bob Wilson. Per la prima volta qui, Winnie è una irrefrenabile «comica» e le parole di Beckett le ridanno una umanità. MASSIMILIANO CIVICA come ha scritto il critico Capitta, “infatti intuisce e scopre in quel testo l’essenza e la sintesi di una commedia, se non proprio «all’italiana», ma quasi. Ne scava le contraddizioni e gli imbarazzi, le illusioni e le frustrazioni, il continuo incessante rincorrere un «senso» attraverso le parole, da cui quella creatura femminile possa in qualche modo essere appagata. Monica Demuru affronta impavida la complicazione del personaggio, e supera brillantemente la performance riuscendo a rendere brillante (non certo nel senso di «allegra») quella creatura così complicata e così scoperta.” Le luci sono di Gianni Staropoli. La produzione del Teatro Metastasio di Prato. Assistente alla regia Ilaria Marchianò.

Biglietti: primi posti intero € 15 / ridotto € 13 secondi posti intero € 12 / ridotto € 10

prevendita biglietti solo tramite circuito Ticketone (con aggiunta della commissione, se previsto)

Il giorno dello spettacolo presso il Teatro Solvay dalle ore 18

Riduzioni Biglietti: over 65 e possessori della ‘Carta dello spettatore FTS’. Carta Studente della Toscana € 8 (riservato agli studenti delle Università) Biglietto Futuro under 35 in collaborazione con Unicoop Firenze € 8.

Info Fondazione Armunia Castello Pasquini piazza della Vittoria, Castiglioncello (LI) tel 0586 754202 – 759021

armunia@armunia.eu

A cura di:
Elisabetta Cosci

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