Ascanio Celestini è la singolare guida del Museo Pasolini. Al Teatro Solvay martedì 22 marzo.

Ascanio Celestini ci guida in un ipotetico MUSEO PASOLINI che, attraverso le testimonianze di uno storico, uno psicanalista, uno scrittore, un lettore, un criminologo, un testimone che l’ha conosciuto, si compone partendo dalle domande: qual è il pezzo forte del Museo Pasolini? Quale oggetto dobbiamo cercare? Quale oggetto dovremmo impegnarci a acquisire da una collezione privata o pubblica, recuperare da qualche magazzino, discarica, biblioteca o ufficio degli oggetti smarriti? Cosa siamo tenuti a fare per conservarlo? Cosa possiamo comunicare attraverso di lui? E infine: in quale modo dobbiamo esporlo?

Martedì 22 marzo alle 21,15, al Teatro Solvay, nell’ambito della stagione organizzata dal Comune di Rosignano M.mo in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo e Fondazione Armunia, Ascanio Celestini porta in scena Museo Pasolini di cui è autore e interprete.

Secondo l’ICOM (International Council of Museums) le 5 funzioni di un museo sono: ricerca, acquisizione, conservazione, comunicazione, esposizione. Come potrebbe quindi essere un museo Pier Paolo Pasolini? In una teca potremmo mettere la sua prima poesia: di quei versi resta il ricordo di due parole “rosignolo” e “verzura”. È il 1929. Mentre Mussolini firma i Patti Lateranensi, Antonio Gramsci ottiene carta e penna e comincia a scrivere i Quaderni dal Carcere.
E così via, Come disse Vincenzo Cerami: “Se noi prendiamo tutta l’opera di Pasolini dalla prima poesia che scrisse quando aveva sette anni fino al film Salò, l’ultima sua opera, noi avremo il ritratto della storia italiana dalla fine degli anni del fascismo fino alla metà degni anni Settanta. Pasolini ci ha raccontato cosa è successo nel nostro paese in tutti questi anni”.

Ascanio Celestini è attore, regista e autore teatrale, è nato a Roma nel 1972. È considerato uno dei rappresentanti più importanti e originali del nuovo teatro di narrazione.
I suoi spettacoli, preceduti da un approfondito lavoro di ricerca, hanno la forma di storie narrate in cui l’attore-autore assume il ruolo di filtro con il suo racconto, fra gli spettatori e i protagonisti della messa in scena. Tra i suoi spettacoli, ricordiamo: Radio clandestina (2000); Fabbrica (2002); Scemo di guerra. Roma, 4 giugno 1944 (2004); La pecora nera. Elogio funebre del manicomio elettrico (2005); Live. Appunti per un film sulla lotta di classe (2006); Il razzismo è una brutta storia (2009); Pro patria (2012); Discorsi alla nazione (2013). Ascanio Celestini sostiene

SOS MEDITERRANEE, un’organizzazione marittima umanitaria ed europea che, seguendo e applicando il diritto internazionale del mare e difendendo il diritto alla vita e al soccorso per chiunque si trovi in pericolo in mezzo al mare, dal 2016 realizza operazioni di ricerca e soccorso (SAR) nel Mediterraneo centrale. Le sue missioni sono Salvare vite umane, Proteggere i naufraghi portandoli in un luogo sicuro, e Testimoniare ciò che accade nel Mediterraneo. In sei anni di operazioni, prima con la nave Aquarius e poi con la Ocean Viking, ha portato in salvo 35.000 uomini, donne e bambini in fuga dall’inferno libico.

Si ricorda che la partecipazione è soggetta alle prescrizioni della normativa sanitaria vigente per il contenimento del contagio Covid 19, con obbligo di mascherina e Green Pass rafforzato.

Biglietti: primi posti intero € 15 / ridotto € 13 secondi posti intero € 12 / ridotto € 10

prevendita biglietti solo tramite circuito Ticketone (con aggiunta della commissione, se previsto)

Il giorno dello spettacolo presso il Teatro Solvay dalle ore 18

Riduzioni Biglietti: over 65 e possessori della ‘Carta dello spettatore FTS’. Carta Studente della Toscana € 8 (riservato agli studenti delle Università) Biglietto Futuro under 35 in collaborazione con Unicoop Firenze € 8.

Info Fondazione Armunia Castello Pasquini piazza della Vittoria, Castiglioncello (LI) tel 0586 754202 – 759021

A cura di:
Elisabetta Cosci

STAMPA

Potrebbero interessarti

venere e adone_ Canova

Di amori e assenze. In viaggio al Festival Inequilibrio

Per chi ne ha piacere, da ascoltare durante la lettura C’è un Cupido stanco e sconfitto, le ali bucate di chi ha volato troppo in alto, puntando al sole. Il suo arco prende la mira e non colpisce, non sapendo più se le sue frecce saranno d’amore o di...

Elena De Carolis – foto di Antonio Ficai

Elena De Carolis: una Medea contemporanea tra teatro e musica

Incontro Elena De Carolis, insieme all’aiuto regia Sara Fallani e alla scenografa Francesca Lombardi, un sabato assolato di marzo, non nelle sale di Castello Pasquini ma al capannone che Armunia riserva alle produzioni più imponenti. In questo caso una Medea. L’incontro è caratterizzato dalla tensione, positiva, che hanno le...

Antropolaroid – Inequilibrio 2021 – foto di Antonio Ficai -7

Ora tocca a noi. Giovani attori nascono (e crescono)

Corpi, voci, parole. E poi quelle magliette impregnate di sudore, il respiro, il rumore dei passi nello spazio scenico a pochi metri da noi. Avviene tutto così vicino, davanti ai nostri occhi, con attori in carne ed ossa. Dovrebbe essere una cosa normale, invece, ci si sente quasi disorientati,...