AMORE E PSICHE di e con Angela Antonini e Elena Galeotti
Residenza Artistica Armunia dal 17 al 23 marzo 2022
AMORE E PSICHE
Tratto da La favola di Amore e Psiche
di Apuleio
di e con Angela Antonini e Elena Galeotti
Lettura scenica rivolta ai giovani della scuola secondaria di secondo grado (14-19 anni)
e a tutti gli adulti curiosi di conoscere ‘La favola’ che sta all’origine del desiderio d’amore.
Una torcia splendente, un finestra aperta nella notte
Perché caldo l’amore vi possa entrare.
John Keats, Ode a Psiche
Come Aguirre, in pieno furore, abbiamo viaggiato a bordo di una zattera, percorrendo il fiume Lavino siamo approdate in un lembo di terra attraversate da voci raccolte in terre lontane. Ci piace fermarci, incontrare occhi e sorrisi, umane creature che rispondono e ridono. Verio, in alto, di vedetta. Le cicale ad applaudire tutto il tempo e noi, felici e più umane che mai, riprendiamo il cammino pronte a raggiungere un pezzetto di terra con nuovi colori e suoni raccattati ovunque sulla fanciulla indomita e sul dio dell’amore.
Questa la prima tappa del viaggio di due zingare che della Favola di Amore e Psiche conoscono vita, morte e miracoli; ad ogni incontro svelano a spettatori gentili nuovi particolari, cantano inattese melodie, al loro passaggio fauna e flora si rallegrano.
La famosa favola di Apuleio sappiamo che deriva da una serie di racconti orali precedenti. Dai versi dei poeti ellenistici alle tracce ritrovate nelle terre bagnate dal Mediterraneo, dalle terre della grande Africa e ancora più lontano nel tempo e nello spazio ci sono echi provenienti dall’altopiano iranico giù fino all’India.
In un modo o nell’altro, una ragazza va in sposa a un essere misterioso che incontra soltanto di notte.
Lei Psychè, Farfalla in virtù del suo ciclo vitale, metafora perfetta del formarsi della vita, lui Eros, buio e luce, poi grande volo; inseparabili.
Forse sono stati proprio gli zingari, nel loro vagabondare e nel ruolo di narratori professionisti che gli è proprio, a trasportare nei vari paesi questo racconto, adattandolo alla loro esperienza di vita. E noi, vagabonde appassionate, torniamo alla dimensione orale, portiamo voci e lingue. La nostra storia non può essere fissata in un tempo e luogo definiti perché è all’origine del mondo, c’è qualcosa che appartiene da sempre all’uomo, una dimensione archetipica, la favola dell’essere umano. La Favola delle Favole.
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