PROGETTO SCUOLA 2022

Dite: è faticoso frequentare i bambini. Avete ragione.
Poi aggiungete:
perché bisogna mettersi al loro livello, abbassarsi, inclinarsi, curvarsi, farsi piccoli.
Ora avete torto.
Non è questo che più stanca.
E’ piuttosto il fatto di essere obbligati a innalzarsi fino all’altezza dei loro sentimenti.
Tirarsi, allungarsi, alzarsi sulla punta dei piedi.
Per non ferirli.

Janusz Korczak

MADREATURA
Anche in questo periodo di profonde lacerazioni, Armunia non vuole perdere il tessuto connettivo costruito in questi anni con le scuole, perché crede sia importante mantenere in vita le relazioni guardando al futuro. Per il 2022 ha infatti chiesto ad alcuni dei suoi artisti, di immaginare dei laboratori sul contemporaneo, modulati per le insegnanti e le nuove generazioni, in linea con i curricula scolastici. Per mettere insieme connessione intima tra cultura e natura. Come mettere in dialogo le storie di ogni bambino, fatte di orizzonti e provenienze diverse, con il luogo in cui vivono in un percorso verticale che aiuti gli alunni dal 6 ai 14 anni, a sentirsi nello stesso tempo attori e spettatori del loro mondo e della relazione che ogni azione consapevole o inconsapevole ha con la natura il suo cambiamento.

Paesaggio come presenza attiva, paesaggio come comunicazione sociale, paesaggio come socializzazione, paesaggio come pratica della cura, paesaggio come mappa emotiva.

Contenuti e tematiche rivolti ai bambini fino a 13 anni e ai loro genitori Descrizione:
laboratori di teatro, movimento, arti figurative saranno dedicati alla poetica del contemporaneo alle trasformazioni della natura dell’uomo: Greta, i giovani, la natura, il mondo. Si intende usare i linguaggi dell’arte e dei giochi di apprendimento per agire, sullo sviluppo creativo dei bambini attraversando queste tematiche. Riflessioni teatrali, filosofiche e musicali e corporee per i bambini, gli adolescenti e gli adulti che sceglieranno di fare esperienza sociale e creativa di gruppo.

                                                         Obiettivi generali e intergenerazionali

L’obiettivo è quello di valorizzare tutti i partecipanti nella loro parte più creativa e di accompagnarli verso un contatto più cosciente delle loro potenzialità. Un punto fondamentale del lavoro sarà osservazione delle della natura del luogo in cui abitano in riferimento alla diversità che ci rende unici: ogni corpo ha una sua naturale forma come gli alberi e la terra, ogni corpo un suo modo di essere e manifestarsi, come le piante gli animali, le nuvole e gli astri.

Tutti i laboratori riguarderanno i temi della relazione tra sé e l’altro tra sé e la natura, proponendo una strada di libera espressione. Sarà dato uno spazio di accoglienza e apertura, dove ogni bambino, attraverso il gioco del corpo, delle costruzioni e della narrazione, possa in armonia incontrare e rinforzare la sua spontanea natura espressiva, nella relazione con le persone, il paesaggio e i luoghi.  Momenti di gioia e di stupore per scoprire il proprio essere creativo, e potenziale strumento di trasformazione dell’ambiente intorno; per aprire una porta sul mondo. Entrare in relazione con il proprio corpo, in relazione con l’altro. Dalla relazione con l’altro nasco io. Un piccolo viaggio che privilegia gli intrecci e le contaminazioni tra le varie espressività dei bambini.

Scoprire e sentire la propria natura, come consapevolezza individuale, strumento di comunicazione e relazione con gli altri. Trasformare il giudizio nei confronti di sé, degli altri in valutazione qualitativa attraverso la percezione corporea, l’immaginazione e l’osservazione del paesaggio circostante e delle natura. Sviluppare la propria creatività e senso di responsabilità verso il mondo circostante, nella relazione con gli altri.

LABORATORI PROPOSTI:

  • Esplorazione della fisicità – Nerval Teatro

Ricerca e creazione teatrale in un lavoro si concentra sull’esplorazione della fisicità attraverso una serie di esercizi, accompagnati da musica. Lupinelli, come un “direttore di corpi”, prende parte all’esercizio, guida e incoraggia il gruppo, suggerendo loro di espandere il movimento, di liberare il flusso motorio, al  quale aggiungerà parole e gesti. Saranno giorni di fermento artistico in cui i ragazzi esploreranno la loro fisicità e si prepareranno ad un progetto collettivo composto dal Nerval Teatro, con bambini, anziani e adolescenti, che per chi vorrà, (la scelta è volontaria) sarà presentato al Festival Inequilibrio nel 2022 occupando le piazze del centro. Gli esercizi di training fisico sono il trampolino di lancio affinché il gruppo possa avvicinarsi ai personaggi umani e animali di Comencini ne Le avventure di Pinocchio: figure sghembe e volti arcaici saranno le figure che ispireranno il processo e saranno resi unici dalle caratteristiche di ciascun bambino. Lupinelli intende risvegliare qualcosa che è già dentro di loro e che li animerà sulla scena, dimostrando nuovamente la forza della creatività.

  • Disegnare il movimento – In Quanto Teatro

La pratica che proponiamo vuole ricordare agli abitanti delle piccole e grandi città la potenza del proprio corpo e del proprio volto. I partecipanti saranno guidati attraverso semplici esercizi di prossemica spaziale alla percezione del proprio e altrui corpo. Rispettando il distanziamento sociale, sarà possibile danzare e muoversi insieme ed essere disegnati, diventando un’opera d’arte. Quando una persona entra nello spazio, lo spazio cambia. Come si può cogliere con il disegno questo mutamento? Nel tentativo di cogliere la danza con il disegno nasce una connessione con lo stato energetico del corpo che si muove e mette in relazione la mano, l’occhio e il cuore. Useremo l’altro come strumento di lavoro. L’idea è quella di stimolare e coltivare il movimento. Le persone e i loro corpi saranno il fuoco dell’azione: ci sarà chi osserva, chi disegna, chi si muove e si mette in mostra. Basandoci su questi semplici principi andremo alla scoperta del gesto grafico che fortifica il nostro modo di vedere, sentire e percepire l’altro.

  • Utopia e paesaggi utopici – a cura di Luca Mori

Questo laboratorio nasce da una lunga collaborazione con tsm-step (Scuola per il governo del territorio e del paesaggio della provincia di Trento) e con il Muse-Museo delle Scienze di Trento. In breve, esso riprende la sfida dell’esperimento mentale dell’utopia – sperimentata nelle scuole del Comune di Rosignano Marittimo fin dal 2005 – ma si concentra in modo esclusivo sul tema del paesaggio. Ai gruppi sarà chiesto di affrontare quello che a prima vista sembra un grande gioco da tavolo: lavorando su uno scenario presentato in forma di isola, si dovranno individuare gli elementi fondamentali di un paesaggio ideale e decidere come e dove inserirli. Il gioco si svilupperà in due fasi, caratterizzate da regole differenti: come sempre accade, con un certo stupore, si noterà che cambiando le regole del gioco anche il paesaggio cambierà, nonostante sia sempre lo stesso gruppo a “mettere mano” all’isola. Il gioco permetterà così di ragionare sui criteri di preferibilità che dovrebbero orientare le scelte sul paesaggio, ma anche sul valore della conversazione e della condivisione di idee per la qualità delle decisioni prese in gruppo. Oltre alla documentazione dei momenti salienti dell’incontro, all’insegnante sarà consegnata una traccia e del materiale scritto che permetterà di riprendere e sviluppare il lavoro in classe, passando da ciò che si può osservare durante il laboratorio sui paesaggi utopici all’analisi dei paesaggi reali e dei loro margini di miglioramento, intrecciando la conversazione filosofica e il gioco con l’educazione alla cittadinanza.

  • Antonella Questa per le insegnati on line

Quando la sera siamo in intimità con nostro figlio, ci viene naturale leggergli la sua storia preferita o fargliene scoprire una nuova, siamo soli, rilassati e tutto quel che conta è accompagnarlo con le parole in un universo fiabesco che concilierà i suoi sogni. Ma cosa succede invece quando siamo di fronte ad un’intera classe, con bambine e bambini che non sono i nostri, con i quali non possiamo certo sdraiarci in terra e leggere per finire tutti addormentati? Come riuscire a leggere un racconto per aiutarli, attraverso quella storia, a scoprire nuovi mondi, a conoscere e ad esprimere le proprie emozioni? Grazie alla sua lunga esperienza teatrale, Antonella Questa si metterà al servizio delle Maestre elementari del Comune di Rosignano (LI), insegnando le tecniche di cui servirsi per leggere un testo catturando l’attenzione di chi ascolta, per riuscire a rendere le parole in immagini, tenendo il ritmo della storia e rendendo così accessibile a tutti il contenuto dello stesso testo.