PREMIO UBU 2019
Comunicato stampa
Trionfano ai Premi UBU gli artisti e gli spettacoli di Armunia:
Gianfranco Berardi è il miglior attore, PierGiuseppe di Tanno è il miglior attore under 35 e lo spettacolo Euphoria miglior spettacolo di danza.
Si è tenuta qualche giorno fa al Piccolo Teatro Studio Melato di Milano, la celebrazione della Quarantunesima edizione del prestigioso Premio Ubu per il teatro, curata dall’Associazione Ubu per Franco Quadri, con il contributo del MiBAC e di Fondazione Cariplo. Trasmesso in diretta radiofonica su Rai Radio3 per il programma Radio3Suite, il Premio Ubu per il teatro – realizzato in forma di referendum – è storicamente il più importante premio italiano per il teatro, un riconoscimento dallo sguardo lungo, che cerca di individuare non solo il meglio che c’è, ma anche quello che verrà, aprendosi alle nuove prospettive.
La quarantunesima edizione dell’Ubu è stata inoltre frutto di una larga partecipazione ai lavori, che ha registrato la creazione di un nuovo comitato di gestione e di una redazione partecipata alla costruzione del database che raccoglie tutte le produzioni del teatro italiano. Applauditi da una platea di artisti, critici, operatori e appassionati del teatro, i vincitori per la stagione 2017-2018 sono stati decretati da un referendum composto da 64 votanti, tra critici e studiosi teatrali attraverso un sistema composto da due fasi di consultazione: dapprima l’invio delle preferenze da parte di ogni referendario, poi il ballottaggio.
Anche quest’anno Armunia ha vissuto la gioia di condividere un grande risultato con molti degli artisti che cura, protegge e sostiene. Tra i vincitori del premio UBU 2018 ci sono infatti molti performer, attori e coreografi che abitano Armunia, i suoi spazi, Castiglioncello e il Festival Inequilibrio. A trionfare come migliore spettacolo dell’anno per la danza è stato Euforia di Silvia Rampelli, coreografa romana il cui lavoro è caratterizzato da una radicale espressività del corpo. Lo spettacolo è nato a Castiglioncello dove è stato presentato una prima volta in forma di studio durante Inequilibrio 2017 e in forma definitiva durante l’ultima edizione del Festival. La coreografa Silvia Rampelli e gli interpreti di questo spettacolo (Alessandra Cristiani, Valerio Sirna ed Eleonora Chiocchini) che è una coproduzione Armunia centro residenze e Fabricaeuropa, sono tra gli artisti che Armunia sostiene. Il riconoscimento quale migliore spettacolo dell’anno è andato a Overload di Teatro Sotterraneo, una compagnia toscana che proprio ad Armunia è stata molto spesso in residenza presentando qui i suoi lavori. Il premio come migliore attore è stato assegnato a Gianfranco Berardi che proprio nell’ultima edizione di Inequilibrio ha trionfato (registrando tutto esaurito a tutte le repliche) con il suo Amleto take away, spettacolo che ha il sostegno di Armunia, centro di residenze artistiche. L’UBU quale miglior attore under 35 è stato assegnato ad un’artista che è di casa ad Armunia: Pier Giuseppe di Tanno era approdato ad Armunia con la compagnia Industria Indipendente e dopo una residenza, a Inequilibrio, aveva presentato il suo primo spettacolo da interprete: Lucifer. Poi era stato scelto da Roberto Latini come protagonista per il suo nuovo lavoro. Dopo una lunga residenza a Castello Pasquini con la compagnia Fortebraccio, ha debuttato al Festival, riscuotendo un tale successo di pubblico e di critica che già facevano presagire “odore” di UBU per il giovane protagonista di Sei. E dunque perché si fa meraviglia di noi, regia di Roberto Latini, prodotto da Fortebraccio con il sostegno di Armunia, grazie al quale si è aggiudicato appunto il prestigioso premio come miglior interprete. Un Premio Speciale è andato ad Andrea Cosentino (anche lui artista che ad Armunia, grazie alle residenze, ha creato tantissimi dei suoi lavori) per la sua lunga opera di decostruzione dei linguaggi televisivi attraverso la clownerie, e in particolare per Telemomò, che attraversa i suoi lavori da anni. Infine il Premio Speciale Ubu 2018 consegnato alla compagnia Aldes, di Roberto Castello, per il costante lavoro di ricerca coreografica unito alla ricerca di nuovi pubblici e per aver dato vita a un vivaio di talenti nel campo della danza contemporanea che è divenuto riferimento a livello nazionale e ha saputo creare una cifra artistica riconoscibile, ma non ancorata alla singola poetica di un unico artista.