29 Aprile 2022

Contaminazioni, inclusioni, ascolto. Una nuova tappa degli Attraversamenti

Nerval Teatro e Sara Sguotti - Foto di Antonio Ficai -14Attraversamenti, contaminazioni, sono alcune delle parole chiave che Maurizio Lupinelli ha usato per raccontare il suo progetto che mette a confronto gli attori con disabilità del Laboratorio permanente con coreografi, danzatori e attori in residenza ad Armunia. Un percorso iniziato nel 2007 che pone le sue radici nella lentezza e nel tempo che occorre alla creazione, consentendone la cura. Un momento di confronto e di riflessione con gli studiosi Rossella Mazzaglia e Gerardo Guccini, giunto a conclusione del laboratorio, che si è tenuto dal 19 al 22 aprile al Teatro Nardini di Rosignano Marittimo e che ha visto l’incontro tra gli attori del laboratorio con la coreografa e danzatrice Sara Sguotti e con i giovani danzatori dell’azione NUOVE TRAIETTORIE del Network Anticorpi XL, ospitati in residenza ad Armunia.

Nerval Teatro e Sara Sguotti - Foto di Antonio Ficai -14A queste parole il professor Gerardo Guccini ha suggerito di aggiungerne un’altra, altrettanto esplicativa del lavoro di Lupinelli: inclusione che è una categoria fondamentale per capire la visione che un individuo può avere nei confronti della società, è una categoria sociale, civile, culturale e artistica. “Cosa si fa per impedire l’esclusione? – ha chiesto Guccini- L’inclusione è contrario dell’esclusione. Partendo da queste esperienze artistiche e rimuovendo il concetto di esclusione, che è una forma di pericolo sociale, ripensiamo il concetto di democrazia. Dal punto di vista esclusivamente artistico, – ha proseguito Guccini- abbiamo assistito alla messa in campo delle proprie capacità artistiche, a disposizione di un’acquisizione di arte non rigida ma disposta a rigenerarsi continuamente, a seconda degli incontri. Una formula inedita che ha generato una differente relazione tra individuo e realtà artistiche. Le arti dovrebbero educare al pensiero positivo, a curare il teatro, a curare ciò che cura.

Nerval Teatro e Sara Sguotti - Foto di Antonio Ficai Il Laboratorio Permanente curato da Maurizio Lupinelli e da Elisa Pol (Nerval Teatro), che dal 2007 lavora per la convivenza delle differenze, insieme ad Armunia e alla Coop Nuovo Futuro di Rosignano, è diventato negli ultimi anni con gli Attraversamenti, un percorso definito di ricerca artistica, aperto a chi ha scelto di confrontarsi con le diversità, di creare relazioni e scoperte “con performers a tutti gli effetti, che come ha sottolineato la professoressa Rossella Mazzaglia, nel loro essere diversi, possono aprire nuovi mondi, liberarci dai preconcetti e farci scoprire diverse abilità nei nostri corpi e nei nostri movimenti. Il corpo sociale ci induce a chiederci chi siamo? Come ci costruiamo, qual è il nostro modo di stare al mondo rispetto agli altri. Qui subentra l’assenza di giudizio. I condizionamenti che ci impone la società, la famiglia, il contesto in cui viviamo, ci attraversano. Nel laboratorio i danzatori si some messi alla pari con gli attori del laboratorio, hanno scoperto una reciprocità che è fondamentale” la professoressa ha quindi ricordato che i giovani del percorso formativo Nuove Traiettorie vengono dalla danza, hanno studiato una grammatica della danza, una sintassi del movimento per diventare un corpo neutro, una grammatica che pur essendo stata messa da parte, nella formazione di un danzatore, resta una tappa. Questo attraversamento è stato per loro ancor più importante e prezioso perché non è stato solo dare all’altro, ma scoprire attraverso l’altro.

Nerval Teatro e Sara Sguotti - Foto di Antonio Ficai E’ stato un percorso fondamentale perché i danzatori hanno trovato dentro di se la capacità di darsi e di ricevere, si sono aperti a nuove possibilità, a nuovi sguardi. I Corpi ci restituiscono esperienze diverse, le cicatrici che tutti ci portiamo addosso, che rivestono il corpo e si manifestano. L’interazione con il Laboratorio Permanente di Maurizio Lupinelli ed Elisa Pol, ha innescato una riflessione su quale impatto la cultura della condivisione può produrre, ampliando lo sguardo e creando nuovi cortocircuiti”- ha concluso Mazzaglia “Il mio interesse è legato soprattutto a quello che non sapete fare voi- ha spiegato Lupinelli rivolgendosi ai giovani danzatori di Nuove Traiettorie- e a quello che riuscite a tirare fuori dai miei ragazzi, il loro fuoco che se riusciamo ad organizzarlo diventa meraviglia” . Dal 2017 hanno aderito agli Attraversamenti: Silvia Gribaudi, Paola Bianchi, Simone Zambelli, Roberto Latini, Chiara Bersani, Juha Marsalo (compagnia Carolyn Carlson), Teatro Sotterraneo, Compagnia Abbondanza Bertoni. Da quest’ultimo incontro è nato “Doppelgänger. Chi incontra il suo doppio muore”, vincitore del “Premio UBU come miglior spettacolo di danza 20/21”.

Nerval Teatro e Sara Sguotti - Foto di Antonio Ficai Il lavoro che è stato co-creato da Abbondanza-Bertoni/Lupinelli e interpretato da Francesco Mastrocinque, attore con la sindrome di Down e Filippo Porro danzatore, è un esempio di riscrittura incorporea della scena. Data la natura fluida degli Attraversamenti, materia viva che cambia stato, per la prima volta sono stati aperti ad alcune giovani autrici e autori di Nuove Traiettorie, azione del network Anticorpi XL. I partecipanti hanno condiviso un percorso artistico e culturale con Maurizio Lupinelli, con tutti gli attori del Laboratorio Permanente e con Sara Sguotti, in un clima di assoluta condivisibilità e accoglienza, liberi da preconcetti e da schemi, per scoprire attraverso l’altro, qualità diverse del proprio corpo, abbandonando la forma per scoprire il ritmo imparando a gestire la capacità di darsi all’altro e di ricevere da esso. Occhi esterni degli attraversamenti sono stati gli adolescenti del gruppo teens di Armunia, una vera e propria “squadra operativa” di studenti e studentesse che hanno partecipato al laboratorio di Simone Pacini per social media reporter. I teens (#thearmoonians)  si sono mossi tra reel, narrazioni e scelte musicali a commento dei post che hanno prodotto contribuendo a far crescere esponenzialmente la partecipazione e la condivisione sui social, affrontando anche attraverso gli incontri con gli artisti e la visione degli spettacoli, il tema della diversità e dei linguaggi.  

Nerval Teatro e Sara Sguotti - Foto di Antonio Ficai

A cura di:
Elisabetta Cosci

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