Di Amore e Psiche o del mio primo amore. Una narrazione a lume di candela
“Il mito di Amore e Psiche è come un diamante, una narrazione popolare dalle mille sfaccettature e stratificazioni.”
“Rimanevano a bocca aperta accostando la mano destra alla bocca spalancata, con l’indice appoggiato al pollice teso e mi veneravano, quasi fossero al cospetto di una dea.” Psiche
“Noi non possediamo una sola lingua ma una fusione di dialetti e accenti. Un vortice di suoni, piccoli canti della tradizione popolare, voci e ritmi: una lingua che può parlare agli dèi.”
“Non posso sopportare che una ragazza mortale porti in giro la mia immagine come fosse la sua. Pagherà cara la sua superbia, questa sua bellezza è illecita.” Venere
“Ma che ho fatto di male? Cos’ho io che non va? Tutti mi guardano, tutti mi cercano e nessuno mi piglia. Me ne sto a casa da sola, a piangere la mia desolata solitudine.” Psiche
“E poi tutto d’un tratto sento delle voci……Cosa sono tutte queste voci? Da dove spuntano fuori?”
“E con la notte arriva Amore e per Psiche era la prima volta, nessuno l’aveva mai toccata prima. Era il momento di sognare!”
“Mia cara Psiche, dal bell’aspetto, dalle chiome amabili e dal seno pieno, mia dolcissima, non cercare mai di vedere il mio volto.” Amore