Niente è affidato al caso. Camilla Monga racconta il suo lavoro “Sull’Attimo”
Intervista di Elisabetta Cosci
CAMILLA MONGA, classe 1987 dopo gli studi all’Accademia di Brera e alla Civica Paolo Grassi di Milano, supera le audizioni a P.A.R.T.S Academy e si diploma in choreographic research, approfondendo gli studi con Anne Teresa de Keersmaeker, Bojana Cvejic e Alain Franco. La sua ricerca coreografica è essenzialmente incentrata sulla composizione musicale e coreutica, lavora infatti con molti compositori e musicisti e i suoi lavori sono presentati in importanti contesti internazionali. In particolare inizia una proficua collaborazione con il compositore e polistrumentista Emanuele Maniscalco per un ciclo di produzioni e progetti che uniscono tecniche di improvvisazione tra danza e musica jazz. Con Maniscalco realizza, grazie alla selezione di un progetto europeo, il docufilm Conversazioni sull’Attimo.
Camilla da qualche giorno è in residenza ad Armunia dove sta lavorando con Stefano Roveda e Francesco Saverio Cavaliere alla messa in scena di Sull’Attimo, nel quale le idee musicali sono sviluppate dalle azioni dei tre danzatori in un gioco costante di equilibrio, in un dialogo serrato tra suoni e gesti. L’abbiamo incontrata in una pausa al Teatro Nardini di Rosignano M.mo dove venerdì 11 Febbraio, a conclusione della sua residenza ad Armunia, offrirà al pubblico una restituzione del suo lavoro, una prima prova aperta di quanto ha realizzato in questi giorni. Nell’intervista ci racconta il suo percorso e qualche curiosità, ricordandoci che anche nell’improvvisazione niente è affidato al caso.