Il teatro è differenza. Il comune di Ravenna replica l’esperienza di Nerval Teatro nata ad Armunia.
A Ravenna venerdì 19 novembre una giornata per raccontare il progetto con la Vicesindaca e Assessora alla Cultura del comune di Rosignano e i condirettori di Armunia.
L’esperienza del laboratorio permanente, dedicato ai linguaggi del teatro, con persone diversamente abili del territorio di Rosignano Marittimo che Nerval Teatro dal 2006 conduce ad Armunia in collaborazione con la Cooperativa Sociale Nuovo Futuro, ha realizzato negli anni lavori di grande rilievo, riconosciuti a livello nazionale che spesso hanno varcato i confini italiani e sono stati rappresentati nei teatri e in festival anche all’estero, diventando un riconosciuto esempio di buona pratica. Quest’anno il comune di Ravenna ha chiesto a Maurizio Lupinelli di replicare l’esperienza con tre cooperative sociali del territorio offrendo alla compagnia anche uno spazio teatrale dove lavorare. E’ nato così “Il Teatro è differenza – progetto teatrale di inclusione sociale”, che Nerval Teatro di Maurizio Lupinelli ed Elisa Pol hanno importato nel territorio ravennate creando una sorta di numero zero a partire dal successo dell’edizione toscana.
Lupinelli racconta come il progetto sia arrivato a Ravenna: «Questo Laboratorio di teatro inclusivo ha riscosso I’interesse del Ravenna Festival che ci ha invitati più volte a rappresentare i nostri spettacoli durante il festival. In una di queste occasioni abbiamo incontrato I’ ex assessora ai servizi sociali del Comune che ci ha spinti a replicare quest’esperienza anche a Ravenna, dopo un anno di fermo per la pandemia in cui abbiamo dovuto rinviare finalmente a giugno il laboratorio è iniziato. Negli ultimi anni, poi sempre a Castiglioncello è nato il progetto Attraversamenti, nel quale gli artisti in residenza ad Armunia vengono invitati a fare un’esperienza nel nostro laboratorio permanente. A inizio ottobre – continua Lupinelli – abbiamo replicato l’esperimento degli Attraversamenti al Teatro Novella Montanari a Ravenna, dove grazie alla collaborazione di Cantieri Danza con il network Anticorpi XL, per tre giorni i ragazzi del laboratorio hanno incontrato tre giovani coreografi della Vetrina della giovane danza d’ autore all’interno di Ammutinamenti, festival di danza urbana e d’autore che si è tenuto a Ravenna. A condurre gli incontri laboratoriali sono stati tre giovani danzatori della Vetrina: Lorenzo Morandini, Fabritia D’lntino e Beatrice Bresolin» Venerdì 19 novembre all’Almagià di Ravenna, è in programma una giornata in cui i tre gruppi, circa 25 ragazzi delle tre cooperative sociale, mostreranno alla città piccoli frammenti del laboratorio: dei camei di opere di Beckett. Nel pomeriggio è previsto un incontro in cui Gerardo Guccini e Marco Menini, studiosi e critici teatrali, che presenteranno un memorandum del laboratorio che Nerval tiene ad Armunia. All’incontro parteciperanno anche Licia Montagnani Assessora alla cultura e Vicesindaca del Comune di Rosignano e Angela Fumarola con Fabio Masi condirettori di Armunia.” Si ricostituisce così il doppio filo che lega da molti anni Ravenna a Castiglioncello, iniziato con Micha van Hoecke e il suo rapporto con la famiglia Muti, con gli spettacoli nati a Castiglioncello e rappresentati al Ravenna Festival o viceversa e poi lo stesso Lupinelli che da Ravenna approda a Castiglioncello e nel 2010 torna a Ravenna con i suoi attori, Ravenna Festival è infatti la prima realtà che lo invita con i suoi ragazzi a rappresentare il suo spettacolo fuori da Castiglioncello, poi ci tornerà molte altre volte ancora. “Il progetto doveva iniziare nel 2020 – racconta ancora Maurizio Lupinelli- poi con la pandemia siamo partiti quest’anno, il Comune mi ha dato anche un teatro per 5 anni, il teatro dello Zodiaco. Il comune di Ravenna quando ha visto l’esperienza dei ragazzi di Rosignano, considerando che io vivo a Ravenna e ho lavorato per tanti anni con le Albe, mi ha chiesto un progetto e per me realizzarlo è stato semplice perché ho capito da subito che dovevo creare un ponte, un collegamento che non è solo di ipotetico scambio, ma la possibilità che io con queste persone potessi fare un’attività simile a quella che faccio a Castiglioncello, ho pensato all’opportunità di mettere in atto gli scambi con gli artisti che passano da Ravenna, che abbiamo deciso di chiamare anche qui come a Castiglioncello Attraversamenti. Adesso sto cercando di trovare quanti più punti di contatto tra le due esperienze. Venerdì 19 novembre ci sarà questo appuntamento importante in cui presentiamo ufficialmente il progetto alla città, all’Almaja perché il teatro dello Zodiaco non può contenere tante persone. Presenteremo dei piccoli frammenti in cui il pubblico potrà vedere cosa stiamo facendo. Per quel giorno ho coinvolto il professor Gerardo Guccini (studioso di teatro e docente del DAMS di Bologna) e Marco Menini (critico teatrale) che hanno seguito il percorso con Armunia e stanno lavorando su un diario, un memorandum sull’esperienza di Castiglioncello e che a Ravenna, in quella giornata racconteranno il progetto del memorandum e l’esperienza di Castiglioncello.”
Come si svilupperà il lavoro sul territorio di Ravenna? “Qui ho incontrato le varie realtà culturali: Ravenna Festival, Le Albe, Fanny Alexander, La rete Anticorpi XL e con loro mi sono messo d’accordo per coinvolgerli negli Attraversamenti. Gerardo Guccini e Marco Menini faranno il memorandum anche di questa esperienza, già il professor Guccini, si attiverà con alcuni giovani, suoi laureandi che seguiranno i laboratori documentando quello che si farà. Ravenna quindi riprenderà quello che è stato iniziato a Castiglioncello.” Poi racconta di aver incontrato anche Elly Schlein, vicepresidente della Regione Emilia Romagna che forse parteciperà alla giornata del 19 e che comunque si è impegnata per sostenere il progetto che ha molto apprezzato. Sicuramente venerdì ci saranno anche gli amministratori del comune di Ravenna e i direttori delle realtà culturali di Ravenna. “Castiglioncello e Ravenna sono innegabilmente collegati e dovremmo trovare il modo per farli dialogare ancora di più- prosegue Lupinelli- A Castiglioncello ho iniziato a lavorare anche con i genitori dei ragazzi e al festival Inequilibrio faremo una cosa site specific su Pinocchio, con ragazzi e genitori. A Ravenna fino all’anno prossimo invece non ci saranno spettacoli. Vorrei far incontrare i ragazzi di Castiglioncello con quelli di Ravenna ma per adesso ancora, a causa del covid, non è possibile. Mi auguro che possa accadere presto, magari da gennaio, sperando che la situazione migliori. A Ravenna i ragazzi con cui lavoro sono più giovani di quelli di Castiglioncello, hanno tra i venti e i trent’anni, per adesso stanno reagendo molto bene, il lavoro con me è stato subito di grande empatia, sono entusiati e molto ricettivi. Forse il lavoro che è iniziato tanti anni fa e che ancora dura mi ha dato una chiave per interagire con questi ragazzi, la mia capacità di interagire con queste persone è maturata molto, quando fai esperienza per tanti anni e poi ti sposti in un altro luogo, arrivi con un bagaglio molto più ricco. L’incontro del 19 novembre sarà importantissimo per far capire da dove nasce il progetto e dove vogliamo andare. Ci sarà l’intellighenzia artistico-culturale di Ravenna ma non solo, chi organizza la cultura sul territorio, i politici, gli assessori e sono felice che a questo incontro ci siano anche la Vicesindaca di Rosignano e i condirettori di Armunia dove il progetto è nato.”