18 Giugno 2021

Inequilibrio 2021: gli appuntamenti con il teatro.

di Elisabetta Cosci

Sono tanti e di grande qualità gli appuntamenti con il teatro proposti da Inequilibrio 2021.

inequilibrio 2021 teatro

S’inizia con Le lacrime amare di Petra von Kant di Rainer W. Fassbinder, che debutta in prima nazionale. Maurizio Lupinelli che cura la regia del lavoro, porta in scena il testo teatrale di Fassbinder da cui lo stesso regista trasse il celebre film con Hanna Schygulla, indagando il rapporto complesso e claustrofobico tra la stilista Petra Von Kant e la sua assistente Marlene. Coprodotto da Armunia Festival Inequilibrio con il Teatro Piemonte Europa e Nerval teatro, vede in scena le attrici Barbara Caviglia, Aura Ghezzi, Camilla Lopez, Elisa Pol, Laura Serena, Annamaria Troisi. Con Le lacrime amare di Petra von Kant e la sua profonda analisi dell’universo femminile, Nerval Teatro di maurizio Lupinelli ed Elisa Pol, avvia un percorso di esplorazione del mondo poetico di R.W. Fassbinder per approfondirne il linguaggio e l’incidenza sul contemporaneo, dopo aver affrontato negli anni autori di area tedesca come Georg Büchner, Herbert Achternbusch, Peter Weiss, Werner Schwab. Nel 2016 la compagnia ha avviato un percorso di esplorazione dell’universo poetico di Rainer Werner Fassbinder. La prima tappa si è svolta a Berlino, con un seminario intensivo per attori che ha portato alla messa in scena della pièce Sangue sul collo del gatto di R.W. Fassbinder nei magazzini sotteranei della Kindl Brauerei Berlin a Neukölln. Il percorso è proseguito quindi nel 2017 attraverso una serie di laboratori sul territorio nazionale incentrati sull’opera di R.W.Fassbinder, fino ad arrivare ad oggi con la messa in scena e il debutto a Inequilibrio 2021 delle Lacrime amare di Petra von kant.

Di tutt’altro genere la proposta di Antonella Questa con Affari di Famiglia, il suo nuovo lavoro che presentà in anteprima a Inequilibrio. La Famiglia è da anni per Antonella Questa, il campo di indagine preferito, per raccontare e capire la società in cui viviamo: “portare in scena la riuscita felice di un passaggio generazionale inizialmente difficile- confessa l’artista- mi è sembrata un’ottima occasione per riflettere sulla difficoltà delle vecchie generazioni a lasciare il posto alle nuove e di quali possano essere le strade per superarle, non soltanto in ambito imprenditoriale.” Una riflessione quindi sul passaggio generazionale e sulle difficoltà che questo comporta che la stessa Questa mette in pratica anche sulla scena, oltre che nel testo, scegliendo di confrontarsi per la prima volta, lei che da sempre affronta la scena da sola, con un’attrice più giovane Francesca Innocenti, nel ruolo di sua figlia.

Il tema del “passaggio di consegne” tra un artista riconosciuto e un giovane lo ritroviamo in un altro lavoro che sarà presentato ad Inequilibrio: Antropolaroid 10 anni. Tindaro Granata porterà in scena il suo particolare ed ormai storico “cuntu” che quest’anno compie 10 anni, affidando ad un giovane artista toscano, Gabriele Brunelli, il compito di creare il suo “Antropolaroid” attraverso il racconto delle sue storie, le storie della sua gente e della sua terra, “di quella terra in cui ci troveremo in quella sera di festa”. 

Oblomov show degli Oyes, è l’altro spettacolo che debutterà in prima Nazionale a Inequilibro, ispirato a Oblomov di Ivan Goncarov, uno dei più importanti romanzi russi di fine Ottocento. Nella riscrittura di OYES, Oblomov è un uomo vicino ai quarant’anni con brillanti trascorsi artistici. Dopo alcune delusioni lavorative e sentimentali ha però scelto di isolarsi nella vecchia casa di famiglia con il fratello Zachar, lontano da colleghi, passioni e da qualunque tipo di ambizione. E’ solo grazie al ritorno dell’amico d’infanzia Stolz che Oblomov ricomincerà a confrontarsi con il mondo fuori. Sarà proprio Stolz a presentargli Olga, la donna di cui Oblomov si innamora follemente. Riuscirà a ricostruirsi una vita felice insieme a Olga? O la paura di fallire lo riporterà nell’apatia del suo divano? La pandemia ha obbligato la maggior parte della popolazione a rivedere le proprie abitudini modificando profondamente la qualità dei rapporti sociali e le possibilità di incontro. In questa riscrittura contemporanea, OYES si muove sul delicato confine tra dimensione mentale e vita reale, provando a raccontare in chiave tragicomica la fatica di ricominciare, la paura di rimettersi in gioco.

Rita Frongia, regista e drammaturga tra le più interessanti del nuovo panorama italiano, torna a Inequilibrio con il suo nuovo testo Era meglio Cassius Clay con Stefano Vercelli, Gianluca Balducci, Angela Antonini. Rita Frongia ci lascia con la curiosità di sapere che cosa sarà questo spettacolo e confessa “Non possiamo rivelare la trama della Commedia, non gioverebbe al pubblico, possiamo dire che ci sarà una festa e che i personaggi principali sono: Jimmy, ex pugile in sedia a rotelle. Tex, ex promessa del pugilato. Clara, ex attrice, ora animatrice di feste per bambini. Clara viene ingaggiata da Tex, che vuole fare una sorpresa a Jimmy, come animatrice di una festa per bambini. Clara si ritrova in un luogo che non sembra proprio una casa e non ci sono bambini. Una festa può rivelarsi la più triste delle situazioni ma l’arte della commedia farà in modo che ciò che ha peso rimanga nascosto, come le nocche dei pugili sotto le garze.”

Un altro interessante sguardo drammaturgico al femminile è quello di Francesca Sarteanesi, già componente degli Omini, che debutterà ad Inequilibrio 2021 con Sergio, un frammento minuscolo di una vita qualsiasi. Un monologo, sottilmente ironico, moderatamente brillante con qualche piccola impurità tendente all’opaco. E’ una voce sola in una scena vuota, un dialogo intimo e affettivo tra un colloquio interiore e… “Scusami tanto Sergio, ma il sagittario non è mai contento. Se hai sposato un sagittario non è certo colpa tua”.

L’altra prima nazionale sarà quella dei Gogmagog che presentano La trappola di Pirandello per la regia di Tommaso Taddei che insieme a Francesco Pennacchia ne è anche interprete. “Uno, nessuno e sette miliardi di esseri umani-scrivono nella sinopsi dello spettacolo i Gogmagog- verrebbe da dire oggi ripensando al pensiero e all’Opera di Luigi Pirandello. Se il punto di partenza per il grande scrittore di inizio Novecento, era l’accadimento di un fatto sconveniente da gestire a livello privato, in modo da salvare la “faccia” agli occhi dell’opinione pubblica, col senno di poi si può dire che quella cellula sia deflagrata lentamente, nel corso di tutto un secolo. Oggi si assiste, ben più che cento anni fa, ad un senso di disorientamento individuale e collettivo, per cui l’identità di ognuno risulta dispersa nel virtuale. In piena era della comunicazione il linguaggio diventa schematico, rigido, ottuso e i rischi più grossi sembrano essere l’incomunicabilità, la separazione e tutto ciò che risponde all’ego.”

Non sarà una prima nazionale ma è comunque un grande regalo quello che Roberto Latini con Venere e Adone di Shakespeare, farà al festival INEQUILIBRIO 2021 “In uscita da questo tempo immobile, mi piace riferirmi allo stesso argomento che scelse Shakespeare quando i teatri a Londra nel 1593 furono chiusi per la peste: Venere e Adone.- scrive Latini nella sinopsi- L’amore terrestre e quello divino nel disarmo di un destino ineluttabile. Voglio smettere lo spettacolo, o la proposta che gli farebbe il verso, a favore di un materiale in movimento, incessante, fluido. Provare ad aprire al pubblico l’impreparazione del processo creativo, non alcuna pretesa di prodotto finito. Immagino percorsi senza tappe, oppure immagini senza continuità… È forse la speranza che si possa vincere il destino, dando all’Arte il compito di sfidare il tempo e trattenerlo. Sospenderci nella tenerezza. Venere e Adone è la storia di ferite mortali, di baci sconfitti che non sanno, non riescono a farsi corazza, difesa. Anche Amore non può nulla. Anche Amore è incapace; è sfinito, è logoro, è vecchio. Sconfitto. Cadendo, comunque, fa un volo infinito”. Ancora un immancabile appuntamento sarà quello con

Claudio Morganti che porterà finalmente a Inequilibrio IL CASO W, prodotto dal Teatro Metastasio con Teatro Piemonte Europa e Armunia, che per la pandemia aveva dovuto fermarsi subito dopo il debutto al Teatro Metastasio di Prato. Il CASO W di Inequilibrio 21, nella piazza del Castello Pasquini a Castiglioncello, sarà però una versione inedita, diversa da quella che ha debuttato nei teatri. 

 

Un grande ritorno al festival sarà quello di Giuseppe Cederna che sarà a Inequilibrio con La cortesia dei non vedenti, “Cosa succede nelle nostre vite, cosa deve succedere, perché qualcosa di quello che viviamo – un incontro, un libro, un viaggio, uno spettacolo – ci tocchi così profondamente da lasciare un’impronta e diventare parte di noi?”-così racconta la genesi del suo recital Cederna- “Con questa domanda era cominciato il mio incontro con 480 studenti, in un bel teatro dell’Emilia Romagna. La domanda li aveva sorpresi. Si aspettavano una lezione sulla prima guerra mondiale a teatro non un viaggio intorno al mondo e alla vita. Dalle rive dell’Isonzo di Giuseppe Ungaretti, alle sorgenti del Gange fino alle coste e alle isole del Mediterraneo. Passando per l’inno alla terra di Whalt Whitman, “Laudato Sì” di Papa Francesco e alla poesia di Wislawa Szimborska. Avventure, naufragi, derive e illuminazioni. Di acqua in acqua, di racconto in racconto, l’incontro si è trasformato in un’esperienza collettiva e profonda di condivisione e ascolto. La cortesia dei non vedenti è la storia di un piccolo miracolo di partecipazione teatrale. Il Mediterraneo è vento e salsedine, odore di fichi cotti dal sole; profumo di cucina, di casa. Voci antiche e familiari. E’ il mare della Vicinanza. E’ Kastellorizo l’isola del film Mediterraneo: “italiani greci: mia faccia mia razza, una faccia una razza.” Ogni anno, da molti anni, il Mediterraneo continua a chiamarmi. E’ un maestro severo e generoso. E qualche tempo fa mi ha regalato una lezione che non dimenticherò più.”

Raymond Carver torna nello spettacolo Ad esempio questo cielo, costruito sulle sue parole poetiche dalla compagnia Dimitri Canessa, con la regia di Elisa Canessa con Federico Dimitri e Andrea Noce Noseda.«La necessità che ci ha mosso è stata quella di ritrovare, all’interno di questo grigio/ovunque, segmenti di luce.- scrivono Elisa Canessa e Federico Dimitri-  Piccole epifanie. Spazi poetici. Chiarito questo, un autore si è riaffacciato con forza alla nostra memoria. Raymond Carver. Carver è un autore che è riuscito a stento ad evitare una morte per alcolismo e che continuava a scrivere con un tumore al cervello e due terzi di un polmone divorati dal cancro. Eppure, consapevole di non avere più molti giorni da vivere, dichiara imbarazzato in un’intervista che ogni sua poesia dovrebbe intitolarsi “Felicità”. “Immagina, che ti resti soltanto un minuto da vivere? Che fai?” Chiede l’attore. Non molti saprebbero rispondere a questa domanda. Soprattutto perché mentre ci stai pensando il minuto è ormai passato. Raymond Carver, sulle cui parole poetiche è costruito lo spettacolo, sapeva cosa fare. L’ultimo periodo della sua vita è una frenetica corsa alla registrazione, alla conservazione. Egli lavora incessantemente alla stesura del volume che raccoglierà tutte le poesie di una vita. «Vorrei avere ancora un po’ di tempo. Non cinque anni, e nemmeno tre, non potrei sperare così tanto — ma se avessi anche solo un anno. Se sapessi di avere un anno». Da questo nucleo e dalla domanda iniziale prende spunto Ad esempio questo cielo. Sulla scena due attori. Due aste con microfoni ai lati, una in proscenio a destra, e uno verso il fondale, dal lato opposto a sinistra. Al centro una piattaforma girevole. Due uomini in scena a dare vita alle parole di Carver rendendo manifesto il suo canto all’esistenza, al mondo, all’umano. 

Tornano anche I sacchi di sabbia con un’altra Prima nazionale: 7 contro Tebe per la regia di Massimiliano Civica. Si tratta del terzo incontro tra I Sacchi di Sabbia e Massimiliano Civica e avviene su un testo arcaico, uno dei più antichi che ci sono pervenuti. Affrontato con le tecniche del comico, I 7 contro Tebe finisce per somigliare ad Aristofane.

 

Infine segnaliamo La Corte ospitale che presenterà l’anteprima di LA GLORIA di Fabrizio Sinisi, spettacolo vincitore del bando Forever Young di cui Armunia è in giuria.

 

A cura di:
Elisabetta Cosci

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