2 Luglio 2018

La seconda settimana del Festival Inequilibrio XXI a Castiglioncello

di Francesca Montagni

La seconda settimana di Inequilibrio XXI chiude i battenti, e non ha deluso le aspettative che si erano create dopo il suo inizio scoppiettante. Fonti certe riferiscono di applausi scroscianti uditi a più riprese echeggiare tra le stanze del Castello Pasquini, e di un’eccezionale affluenza di pubblico ad ogni spettacolo.

È stata la settimana dedicata alle due personali promosse in questa edizione: la prima, quella dedicata alla drammaturga Rita Frongia e alla sua applauditissima Trilogia del tavolino (La vita ha un dente d’oro, La vecchia, Gingin), tra gli spettacoli teatrali di maggior successo di questa edizione; la seconda personale dedicata al coreografo Daniele Ninarello (anche lui in scena con tre spettacoli, Non(leg)azioni, Still e Kudoku) e alla sua tenace esplorazione dello spazio attraverso il corpo.

Partendo da quest’ultima personale, si può senz’altro dire che questa seconda settimana di Inequilibrio XXI sia stata decisamente concentrata sulla danza: le è stato infatti dedicato un programma molto ampio, con danzatori di varia provenienza che hanno portato in scena le concezioni più diverse riguardo a quest’arte affascinante e multiforme.
Oltre al ritorno di Jadd Tank e Nora Alami, già apprezzatissimi sul finire della prima settimana con il loro Bourgeois-Z, altre due performance hanno arricchito il calendario internazionale di Inequilibrio XXI: mercoledì 27 giugno è stata la volta dei Dot504, provenienti dalla Repubblica Ceca, che hanno portato sul palco della tensostruttura il loro teatro fisico caratterizzato da un’energia travolgente.
Nel fine settimana è andata in scena invece l’israeliana Meytal Blanaru, con un intenso lavoro nato a partire dalle storie toccanti di bambini cresciuti in condizioni estreme. Oltre a queste tre performance dal sapore internazionale, abbiamo assistito ovviamente a spettacoli messi in scena da danzatori italiani: già martedì sera Daniele Albanese ha fatto capire chiaramente che direzione avrebbe preso la settimana, lasciando tutti a bocca aperta con Von. A chiudere la settimana, almeno dal punto di vista della danza, è stata la compagnia Habillé d’eau fondata da Silvia Rampelli, che ha portato in scena una riflessione sul ruolo del performer, sull’atto stesso dell’esporsi e mettersi a nudo per dare vita alla possibilità di creare un’apertura.

Ovviamente non è di certo mancato il teatro: si è cominciato già martedì, quando è salito sul palco il raffinato duo Sirna/Pol, con un dramma intimista che indaga le dinamiche di coppia. Dinamiche che sono state esplorate (in modo radicalmente diverso, bisogna dire) anche dalla giovane compagnia Amor Vacui: il loro modo scanzonato e divertente di trattare problemi legati alla sfera affettiva ha conquistato il pubblico, rendendo la prima nazionale del loro spettacolo Intimità un applauditissimo successo. Abbiamo poi cambiato radicalmente registro con lo stile complesso e ricercato della Compagnia Garbuggino/Ventriglia. Un altro atteso appuntamento è stato quello con Se permettete parliamo di donne di Luca Scarlini, affascinante carrellata di ritratti di donne pioniere della scena del novecento (la cui ultima replica aprirà l’ultima settimana del festival), e abbiamo inoltre assistito al debutto del nuovo spettacolo della giovane compagnia The Ghepards, in cui i quadri del museo della Galleria Borghese hanno preso vita per porsi domande sull’essenza dell’arte.
Ha chiuso il cerchio con grande successo di pubblico la Compagnia Berardi/Casolari, che parte dalla figura simbolica di Amleto per sviluppare un dramma tragicomico sulle contraddizioni del nostro tempo.
Purtroppo Oscar De Summa ha dovuto annullare gli spettacoli in seguito a un malore. Ultime notizie lo vedono dimesso dall’ospedale ma costretto dai medici a prendersi un periodo di riposo. Tantissimi auguri a Oscar dallo staff del festival, in attesa di riaverlo presto a Castiglioncello!

Un programma niente male, no? Se te lo sei perso, puoi ancora rimediare: consulta subito il programma della terza e ultima settimana di Inequilibrio XXI e vieni a trovarci per un finale col botto!

Attraverso la pagina Facebook di Armunia è poi possibile seguire giorno per giorno cosa succede dentro e fuori il Castello Pasquini, sede storica del Festival Inequilibrio.

A cura di:
Antonio Ficai
Digital marketing designer.

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