Pedagogia nera, un viaggio umano e scientifico all’interno dei metodi educativi.
Antonella Questa attrice, autrice, regista, vincitrice di numerosi premi per i suoi spettacoli che hanno sempre al centro le relazioni, in occasione della sua residenza artistica ad Armunia per preparare il nuovo lavoro che debutterà al festival Inequilibrio 2018, parteciperà, con il professor Paolo Perticari, giovedì 22 dalle 17 alle 19 ad un incontro-confronto aperto, nell’auditorium di Castello Pasquini, a Castiglioncello, a cui seguirà una tavola rotonda alle 21, per parlare delle radici dell’educazione e dei suoi effetti sulla società contemporanea, fulcro del lavoro che la vede impegnata in questa fase della sua ricerca.
Il punto di partenza dell’analisi della Questa è il testo Pedagogia Nera di Katharina Rutschky, sociologa e scienziata dell’educazione, pubblicato a Berlino nel 1977. Una raccolta di saggi e manuali sui metodi educativi usati nei confronti dei bambini dalla fine del 1600 fino ai primi anni del secolo scorso. “Katharina Rutschky, sociologa e scienziata dell’educazione, pubblicò a Berlino nel 1977: “PEDAGOGIA NERA” è un lungo viaggio umano e scientifico all’interno dei metodi educativi elaborati per crescere dei bravi adulti obbedienti attraverso la repressione delle loro emozioni, ignorando i loro bisogni, manipolando la loro volontà e per questo usando la violenza fisica e psicologica, l’autoritarismo in famiglia e a scuola, ovvero tutto quello che il regista Haneke ha molto ben descritto nel pluripremiato film “Il nastro bianco”.
Antonella Questa attrice e drammaturga racconta qual’è stato il punto di partenza del suo nuovo spettacolo che debutterà al Festival Inequilibrio 2018 e sul quale sta lavorando dallo scorso aprile. Per creare Infanzia Felice (questo il titolo provvisorio del nuovo lavoro) mi sono immersa in diverse letture, blog, ho e sto ancora raccogliendo interviste a genitori e ad insegnanti, per capire cosa sia rimasto di quei metodi educativi con i quali la mia generazione (anni 60/70) è cresciuta e che oggi, apparentemente, ha bandito. Mi sono chiesta, sulla scia dei dati sulle generazioni passate e la loro sofferenza, cosa possa affliggere oggi i nostri bambini, che sarebbero ben più ascoltati e coccolati di quel che fummo forse noi, sicuramente più dei nostri nonni e genitori. Me lo sono chiesta osservando l’aumento dei casi di bullismo, di depressione e di anoressia tra i giovani, osservando un evidente mancato riconoscimento dell’autorità in qualsiasi forma essa si manifesti. Oggi parliamo molto di difesa dell’infanzia, eppure questa infanzia in realtà mi sembra tanto sofferente, poco rispettata e talvolta violenta. Mi sono fatta l’idea quindi che la pedagogia nera sia ancora ben presente, ma che abbia assunto solo nuove forme e più subdole. Per fortuna però, ho scoperto anche sia un veleno dal quale possiamo liberarci e Infanzia Felice vi racconterà come!”
Antonella Questa sarà ad Armunia con Paolo Perticari, docente di Pedagogia e autore dell’introduzione del libro della Rutschky per il confronto pubblico a cui sono invitati a partecipare insegnanti, genitori e interessati, per riflettere insieme su cos’è rimasto oggi della pedagogia nera. E’ancora presente? E se sì, in quale forma si manifestano i suoi effetti nella società contemporanea.
Paolo Perticari Professore Associato di Pedagogia Generale. Ha insegnato e insegna Pedagogia Generale; Filosofia della Formazione; Teoria e Pratica dei Processi Formativi, Pedagogia delle Migrazioni nell’Università degli Studi di Bergamo. Ha avuto alcuni insegnamenti presso la Libera Università di Bolzano (2006 – 2010). La sua ricerca si è da sempre svolta nella direzione di sprovincializzare e internazionalizzare le scienze umane e sociali e in particolare la pedagogia generale italiana, ripensandone e innovandone i fondamenti. E’ autore di Attesi imprevisti, Bollati Boringhieri 1996; L’obsoleto. Don Milani dopo Don Milani, Mimesis 2008; Alla prova dell’inatteso, Armando 2012; Smarrita l’anima? Mimesis 2012; “Introduzione alla Pedagogia nera”, in Katharina Rutschky, Pedagogia nera, Mimesis 2015.